Anche sulle politiche di sostenibilità e digitalizzazione ci sarebbe da fare tanto: in mano alla sinistra esse sono diventate ideologie, e perciò pericolose e controproducenti. Ma non si può gettare il bambino con l’acqua sporca: anche in questo caso una via, mi si scusi il gioco di parole, “sostenibile”, cioè conservatrice e liberale (ammetto che il termine “libertario” non mi piace), la si può trovare.
Sulle materie etiche, la destra è già molto avanti: la critica al “politicamente corretto” in questi anni è stata condotta con sagacia. Anche se converrebbe mettere da parte certi toni bombacciani. E che dire poi della politica estera? Proprio perché crediamo nell’Occidente e nei suoi valori, che vediamo aggrediti dall’esterno ma anche dall’interno, dobbiamo essere chiari: l’America è per noi un baluardo e non possiamo, su questo baricentro, minimamente deviare. La politica è fatta di momenti: questo è il momento della concretezza e della serietà. Credo che un’ azione informata a questi principi, cioè a un sano realismo, non possa che dare i frutti, prima o poi. Sarà un bene per il centrodestra, ma anche per l’Italia.
Corrado Ocone, 22 settembre 2020