Esteri

“Ufo” in Russia: cosa è successo a San Pietroburgo

In seguito all’avvistamento sono decollati dei caccia per accertamenti. Mosca ha chiuso lo spazio aereo

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‘Oggetto non identificato’, Mosca chiude lo spazio aereo su San Pietroburgo, questo il lancio dell’Ansa delle 12:40 del 28 febbraio. Ma in realtà, da come poi viene riferita la questione in questo ed in altri articoli presenti in rete, si tratta di una faccenda abbastanza misteriosa. Sembra, infatti, che il blocco temporaneo dei voli, in un raggio di 200 km, sui cieli sovrastanti la città che sotto il comunismo di chiamava Leningrado fosse prevista a seguito di una esercitazione programmata, in cui veniva simulata la presenza di un oggetto non identificato.

In questo caso, come spiega in un comunicato il ministero della Difesa russo, “le forze di difesa area in servizio hanno risolto problemi di rilevamento, intercettazione e identificazione del presunto obiettivo dell’intruso, oltre che di interazione con i servizi di emergenza e le forze dell’ordine in caso di una situazione di emergenza.” Fin qui la linea ufficiale. Tuttavia, ad infittire quello che si sta profilando come un vero e proprio mistero hanno contribuito alcune discordanti comunicazioni sempre provenienti dalla Russia.

Tant’è che l’agenzia statale russa Ria Novosti, citando i servizi d’emergenza della città, aveva scritto quasi in contemporanea che lo spazio aereo su San Pietroburgo era stato chiuso a causa di un oggetto volante non identificato. Mentre le autorità cittadine avevano annunciato in modo sibillino, in una dichiarazione su Telegram, uno stop temporaneo dei voli in arrivo e in partenza all’aeroporto di Pulkovo: “Vi informiamo dell’introduzione di una restrizione temporanea dello spazio aereo fino alle 10:20 UTC (+3 ore ora di Mosca) nell’area che circonda [l’aeroporto di Pulkovo] entro un raggio di 200 km, a tutte le altitudini. Vi chiediamo di utilizzare rotte di volo alternative e assicurarvi di avere sufficienti riserve di carburante. I motivi della cancellazione dei voli saranno comunicati successivamente”.

Ad aumentare ulteriormente la confusione, è poi giunto l’annuncio di un drone precipitato in mattinata vicino a Kolomna, cittadina dell’oblast di Mosca situata ad oltre 700 km a Sud-Est di San Pietroburgo. Tant’è che molti siti locali, come riporta il lancio dell’Ansa, hanno ipotizzato che dietro la temporanea chiusura dello spazio aereo vi fosse questo fatto. Tra l’altro, nella notte precedente a Tuaspe, nel sud della Russia, dopo alcune esplosioni, sembra che si sia sviluppato un incendio nella locale raffineria. In merito a ciò, l’agenzia di stampa Ria Novosti ha citato l’avvistamento proprio di un drone sull’area poco prima che si sviluppasse l’incendio.

Ed in questo bailamme, in cui ancora domina la confusione, il Cremlino ha cercato di rassicurare la popolazione, facendo sapere in una nota che il presidente Vladimir Putin era “pienamente informato su quanto avvenuto a San Pietroburgo”. Mentre per quanto riguarda le cause dell’accaduto, il portavoce Dmitry Peskov ha invitato ad attendere le spiegazioni che verranno fornite dall’autorità dell’aviazione civile e dalle forze armate.

Claudio Romiti, 28 febbraio 2023