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Un classico della sinistra: il terrore del voto - Seconda parte

C’è però un elemento anche più recente e attiene alla sinistra nell’età del populismo. Oggi il popolo tendenzialmente vota contro la sinistra, che è diventata, non solo in Italia, il referente di parti dell’establishment e di alcune (non tutte) le élite. I progressisti non possiedono una soluzione alternativa e non sanno come convincere la maggioranza anche relativa del popolo. Nasce allora l’ideologia del merito, le assurde proposte sul patentino agli elettori o sulle limitazioni al suffragio. E quando le condizioni lo rendono possibile, la sinistra deve cercare di andare al potere attraverso i colpi della magistratura o dei mercati oppure tramite congiure di palazzo. Mai comunque attraverso il voto, che alla sinistra appare come un terreno di battaglia da incubo, pieno di pericolosi “analfabeti funzionali” pronti a optare per i populisti.

Magari Zingaretti ci smentirà, come Veltroni nel 2008. Anzi ce lo auguriamo e saremo pronti a riconoscerlo. Ma la storia della sinistra non promette nulla di buono.

Marco Gervasoni, 14 agosto 2019

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