Chi aveva visto in lui un fine discepolo del suo grande conterraneo, ser Niccolò, ha dovuto ricredersi: le sue trame son quelle del bullo di paese e le sue azioni, lungi dall’essere “mosse del cavallo” (come vorrebbe il titolo del suo inutile ultimo libro), sono ormai scontate e prevedibili. Carlo Nordio vede un raffinato disegno nella scelta di Renzi di mandare a processo Salvini: far sì che in esso sia coinvolto anche Conte per così scalzarlo. Io ci vedo invece, più banalmente, l’ennesimo tradimento di sé stesso e della sua credibilità di fronte agli italiani. Dio acceca chi vuole perdere, e Renzi ormai non vede più da molti anni.
Corrado Ocone, 2 agosto 2020