“Una bomba sul monopattino”: ucciso a Mosca il generale Kirillov

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha avvertito “la leadership politico-militare del Paese in via di scomparsa”, cioè l’Ucraina, che “dovrà affrontare inevitabili ritorsioni”: “Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare – dice – Kiev infligge attacchi vili in città pacifiche”.

Il dipartimento investigativo principale del Comitato investigativo della Russia per la città di Mosca sta indagando su un procedimento penale riguardante la morte di due militari nella capitale per i reati previsti dagli articoli 105, 205 e 222 del Codice penale (omicidio, atto terroristico, traffico illegale di armi, munizioni)”, si legge in una nota del Comitato investigativo russo. A capo del Comitato investigativo c’è Aleksander Bastrykin.

I servizi di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) hanno rivendicato “l’eliminazione del capo delle truppe di difesa dalle radiazioni, chimiche e biologiche delle forze armate russe”.

Non ci sono al momento elementi per sostenere che sia stata l’Ucraina ad uccidere il generale russo. Ma è chiaro che in molti guardano a Kiev. Intanto perché l’operazione ricorda molto quella che ha ucciso Daria Dugina, la figlia dell’ideologo di Putin, e altri casi di blogger o ingegneri morti in attentati simili dallo scoppio della guerra ad oggi. L’Ucraina ha da tempo adottato la “dottrina israeliana” di colpire i nemici ovunque siano, anche a distanza di tempo. E poi perché proprio ieri l’intelligence militare di Kiev, la Sbu, aveva reso noto di considerare Kirillov colpevole di aver utilizzato armi chimiche contro le forze di difesa ucraine.

Kirillov era stato sanzionato a ottobre anche dal governo britannico proprio “per il dispiegamento di armi chimiche in Ucraina”. Un’accusa che Mosca ha sempre respinto.

Secondo le prime informazioni diffuse da Mosca, l’ordigno sarebbe stato piazzato su uno “scooter elettrico”. Ma Ukrainska Pravda ha pubblicato sul suo sito la foto di un monopattino elettrico tra le macerie dell’edificio colpito. È proprio su quel mezzo elettrico che sarebbe stata piazzata la bomba che ha ucciso Igor Kirillov.

Un’altra fotografia mostra due persone a terra vicino ad una auto.

Cominciano a circolare le prime immagini immediatamente successive all’esplosione che ha ucciso Igor Kirillov e il suo vice a Mosca.

Secondo quanto riporta la Tass, il Comitato investigativo russo ha avviato un’indagine su un’esplosione avvenuta a Mosca. Il dipartimento del Comitato investigativo russo a Mosca ha aperto un’indagine penale su un incidente avvenuto in viale Ryazansky a Mosca, dove sono stati uccisi due uomini”, hanno affermato gli inquirenti in una nota.

La portavoce del Comitato investigativo russo Svetlana Petrenko ha aggiunto: “La mattina del 17 dicembre, un ordigno esplosivo piazzato in uno monopattino è esploso vicino all’ingresso di un edificio residenziale in Ryazansky Avenue a Mosca, come hanno dimostrato le indagini. Il capo delle truppe russe di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica, il tenente generale Igor Kirillov, e il suo aiutante sono rimasti uccisi nell’esplosione.

Sarebbe stata una bomba corrispondente a 300 grammi di tritolo l’ordigno che ha ucciso a Mosca Igor Kirillov, generale russo responsabile delle forze radiologiche, chimiche e biologiche.

Gli artificieri del reparto investigativo di Mosca hanno raccolto gli elementi sul luogo dell’attentato e hanno poi ispezionato l’area per assicurarsi che non vi fossero altri residui esplosivi. L’onda d’urto ha distrutto finestre delle abitazioni circostanti.

“Igor Kirillov ha sistematicamente denunciato per molti anni i crimini degli anglosassoni, con i fatti alla mano: le provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, le manipolazioni del Regno Unito con sostanze chimiche proibite e le provocazioni a Salisbury e Amesbury, le attività letali dei biolaboratori americani in Ucraina e molto altro. Ha lavorato senza paura. Non si è nascosto dietro alle persone”, ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe, è stato ucciso in un attentato a Mosca. L’ordigno che lo ha ucciso sarebbe stato piazzato su un monopattino elettrico in viale Ryazansky, nel sud-est di Mosca.

“È stata aperta un’indagine penale sull’incidente avvenuto in viale Ryazansky a Mosca e in seguito al quale due uomini sono rimasti uccisi», ha dichiarato il comitato, senza fornire ulteriori dettagli. Secondo una fonte delle forze dell’ordine citata dal canale televisivo RT, la causa dell’esplosione sarebbe un ordigno artigianale collocato su uno scooter elettrico parcheggiato vicino all’edificio. Le circostanze dell’incidente sono in corso di accertamento”, ha aggiunto la commissione d’inchiesta.