Se c’è una cosa su cui l’Italia è formidabile, e conviene parlarne ora in cui qualcuno dice c’è un’emergenza migranti, è la nostra macchina dei soccorsi. Ma è anche formidabile l’idea che si parla sempre di quattrini tranne quando si parla di immigrazione.
Eppure i quattrini c’entrano molto. Ad esempio nei nostri rapporti con alcuni partner europei, che per motivi di soldi qualche migrante in più non lo vogliono. Ma non solo. Per questo abbiamo fatto qualche calcolo per voi, soltanto per darvi il senso di quello che avviene.
Intanto la prima cosa che gli italiani fanno quando ricevono una nave di migranti è quella di dare un kit di primo ingresso, cosa ovviamente giusta, del valore di 150 euro per ogni persona. Calcolate che in Italia sono arrivate 132 mila persone quest’anno, il doppio rispetto all’anno scorso.
Inoltre il costo medio per ogni migrante accolto è di 35,82 euro, che dovreste moltiplicare per questi 130 mila, anche se il conto è un po’ più difficile perché bisogna vedere quanti sono rimasti in Italia e per quanti giorni.
Quanto costano poi questi famosi CPR, i centri di permanenza che il governo intende raddoppiare? Nel 2022 abbiamo speso 26 milioni, nel 2023 ben 32 milioni e 46 milioni di euro nel 2024. Poi c’è il costo dei rimpatri. Qualcuno dice: “Rimpatriamo tutti quanti”. Sì, certo, non è semplice rimpatriare, ma se anche così fosse dovremmo spendere a persona 2.365 euro.
E allora forse per paradosso all’Europa converrebbe costruire un muro invece che tenersi i migranti a casa. Bene. Sappiate che nel 1990 c’erano 0 chilometri di muri, sono diventati 315km nel 14 e nel 2022 ben 2048km. Difficile fare un muro ovviamente nel mare, però alcuni Paesi i muri li hanno fatti eccome.
Secondo la fonte Openpolis, che ha messo insieme soltanto questi primi costi vivi, abbiamo speso nel 2021 qualcosa come 1,7 miliardi. Oggi però abbiamo il doppio dei migranti rispetto al 2021, il che vuol dire che noi quest’anno dovremmo spendere più di 3 miliardi e mezzo, senza considerare ovviamente la pressione su polizia, sanità, Guardia Costiera e tutto il resto.
Insomma, quello che in un anno lo Stato incassa ad esempio per l’Imu, la tassa sulla prima casa dei ricchi e sulle seconde case di tutti gli altri, se ne va per pagare l’immigrazione.
Giusto o sbagliato? Non è noi che dobbiamo dire questo, un grande Stato serve soltanto a difendere i confini, ad amministrare la giustizia e a garantire l’ordine pubblico. Alla luce dei miliardi spesi per i migranti, viene da chiedersi: è efficace la nostra politica di immigrazione, posto che non vengono integrati, posto che molti di loro vanno a finire nelle file della delinquenza?
Nicola Porro, Stasera Italia, dalla puntata del 20 settembre 2023