Può bastare una leggina, qualche riga in un decreto, provocare disagi così grandi da rischiare di aumentare i prezzi dei prodotti che compriamo ogni giorno al supermercato o nei negozi? Sì, può. Lo dimostra la norma contenuta nel dl Infrastrutture che costringe i trasportatori di carichi eccezionali a moltiplicare il numero dei camion da utilizzare, facendo quadruplicare il costo della logistica e – paradosso dei paradossi – aumentando l’inquinamento alla faccia della “transizione energetica”.
La storia, raccontata da Quarta Repubblica, inizia nel 2016 quando a Annone Brianza un cavalcavia crolla sotto il peso delle auto e uccide un uomo. Scandali, proteste, indagini. Una relazione tecnica del ministero delle Infrastrutture indica la necessità di limitare i carichi dei trasporti eccezionali per non sovraccaricare i viadotti già traballanti. Logica avrebbe chiesto di agire diversamente, ovvero di mettere a posto i ponti in cattive condizioni. Invece cinque anni dopo quella tragedia, il ministero inserisce nel decreto una leggina che limita il carico massimo trasportabile dai camion.
Gli effetti? Disastrosi. “Questo è un trasporto eccezionale”, spiega Paolo Zanella, direttore Logistica Acciaieria a Terni. “Sino a ieri noi potevamo caricare quattro rotoli insieme e spedirli. Dall’introduzione della norma noi possiamo caricare un solo rotolo. E dobbiamo usare quattro camion”. La norma è in vigore dal 10 novembre. “È stato un incubo – insiste Zanella – dal venerdì al lunedì abbiamo dovuto cambiare tutto, cercare mezzi e autisti”.
La nuova normativa si muove lungo due direttive. Da una parte riduce il carico massimo da 108 tonnellate a 86t; dall’altro richiede che sopra l’automezzo ci sia un pezzo unico, anche se questo pesa meno del limite consentito. “Il costo viene quadruplicato e ci sarà un impatto sui prezzi“, spiega Zanella. Una mazzata che si aggiunge al rincaro dell’energia, con effetti inimmaginabili. Prima di tutto sull’inquinamento: quattro camion significano quattro autisti e quattro consumi di gasolio. E poi anche sul prezzo dei prodotti finali. Forchette, frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie: tutto ciò che contiene acciaio potrebbe costare di più. Per colpa di una leggina.