Zanzara tigre

Unifil, Cruciani se ne frega degli spari: “L’Onu non serve a nulla. Va chiusa”

L’editoriale della Zanzara: il caos in Libano, i cervi in Abruzzo e Greta Thunberg

© Joaquín Corbalán tramite Canva.com

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso opinioni molto forti su vari argomenti, tra cui la questione dell’Onu nel conflitto tra Hezbollah e Israele, oltre alla situazione dei cervi in Abruzzo.

“Allora ragazzi, l’Onu non serve a un caz**”, ha esordito Cruciani. “Bisognerebbe chiudere l’Onu. Non bisogna sparargli addosso, per carità, ma l’Onu non serve a una minchia. Sono lì per disarmare le milizie? C’è da ridere, c’è da ridere. Subito via l’Onu da là e a mio parere chiuderla del tutto”.

Il conduttore di Radio24 si è poi rivolto a una notizia dell’Abruzzo, commentando l’autorizzazione ai cacciatori di sparare ai cervi: “Si potrà sparare ai cervi. Sono troppi. I cacciatori sono stati autorizzati a selezionarli, a farli fuori. Cose normali, cose di civiltà.”

Passando a tutt’altro argomento, Cruciani ha espresso il suo disappunto per l’attivista Greta Thunberg: “Che tristezza ragazzi. La salvatrice del mondo, coccolata dai poteri forti e dai potenti come se fosse un’eroina, adesso si è dedicata alla causa pro palestinese contro Israele insieme agli islamisti. E adesso addirittura va ai cortei contro la Meloni. Ma che cazzo c’entra? Un personaggio ormai patetico”.

Infine, il conduttore ha commentato un episodio legato al politicamente corretto che ha coinvolto un attaccante tedesco del Wolfsburg: “Ha dovuto chiedere scusa, pensate un po’. Si è dovuto cospargere il capo di cenere perché si è rifiutato di indossare una maglietta sponsorizzata dal mondo Lgbt dicendo ‘stronza** da gay’. Ha dovuto chiedere scusa. A questo siamo arrivati.”