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Unipolis, ecco i vantaggi della nuova mobilità urbana

Fonte: Unipol Incontro convegno City Flows Trento unipolis Settimana europea della mobilità (foto Daniele Panato/Agenzia Panato)

Incidenti in calo del 23%, molti meno morti o feriti e un drastico taglio alle emissioni: sono tangibili i benefici ottenuti nelle città europee che hanno già adottato limiti di velocità più stringenti e in particolare il paradigma dei 30 chilometri orari. A dimostrarlo è l’analisi presentata durante la seconda edizione di City Flows, l’evento internazionale organizzato da Fondazione Unipolis (Gruppo Unipol) e dallEuropean Transport Safety Council in occasione dell’European Mobility Week.

Crollano decessi e feriti gravi, emissioni -18%

Si tratta del primo studio scientifico sul problema curato da George Yannis, responsabile del Dipartimento di pianificazione e ingegneria dei trasporti dellUniversità Tecnica Nazionale di Atene, mettendo a fattor comune 70 ricerche di 17 centri urbani europei: da Zurigo a Parigi, da Bruxelles a Londra fino all’italiana Bologna. Nel dettaglio, lintroduzione del limite di velocità a 30 chilometri orari nei centri urbani comporta una riduzione media degli incidenti stradali pari al 23%. Un decremento che si traduce in un ambiente urbano più sicuro, come dimostra la diminuzione media dei decessi e dei feriti, rispettivamente del 37% e del 38%. A cui sommare, a tutto vantaggio dell’ambiente, un decremento medio del 18% delle emissioni e una riduzione dei livelli di inquinamento acustico di una media di 2,5 dB. Le Città 30 km/h” hanno inoltre contribuito ad alleviare la congestione del traffico, con una riduzione media del 2%.

Bologna sceglie il green: giù  biciclette e sharing

Ulteriore dimostrazione è offerta da Bologna con i primi dati dettagliati sulla mobilità dopo l’adozione del limite a 30 chilometri orari: nei primi sei mesi dell’anno gli incidenti sono calati dell’11%, ma soprattutto si sono ridotti di oltre un terzo (-37,8%) quelli più gravi che richiedono il codice rosso in Pronto soccorso. La mobilità sostenibile ha inoltre registrato un forte incremento: il traffico ciclistico è cresciuto del 12% e sono quasi raddoppiati i tratti in bike sharing (+92%); più gettonati anche gli spostamenti in autobus (+11%), segnalando un cambiamento positivo verso modalità di trasporto più sostenibili.

Federici: “Unipolis al lavoro sulla cultura della sicurezza stradale”

Risultati che non lasciano dubbi e che rappresentano un efficace estintore alle fiammate di intemperanza di quegli automobilisti che scambiano le strade cittadine per piste di velocità: le città a 30 km orari portano con sé vantaggi che vanno oltre la semplice riduzione degli incidenti. E che sposano i principi di Fondazione Unipolis. Il nostro obiettivo è “favorire in un Paese, in cui crescono le disparità sociali ed economiche, una società più solidale sostenendo i fragili a partire dalle nostre competenze e aree di presidio”, sottolinea il consigliere Delegato Alberto Federici,  ricordando come Fondazione Unipolis abbia lanciato negli scorsi mesi un nuovo piano triennale che risponda a questi obiettivi concentrandosi su Mobilità, Welfare e Disuguaglianze. Per quanto riguarda la Mobilità, Fondazione Unipolis lavora “per accrescere la cultura della sicurezza stradale perché rendendo più sicure le nostre città miglioriamo la qualità della vita di tutti, in particolare dei più fragili”.

fonte: Unipol
Incontro convegno City Flows Trento unipolis Settimana europea della mobilità (foto Daniele Panato/Agenzia Panato)

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