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Uno Stato invasore non lo giustifica neanche il Covid

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1. Se dovessi contrarre il Covid, star male e infine morire, tutto ciò che ho pensato e espresso sul primato della libertà sarà confermato e valido giacché la libertà è la stessa condizione umana dalla quale non mi è dato saltare fuori e anche volendola scambiare con la insicura sicurezza e la servile salvezza dalla morte sarebbe sempre la mia tragica libertà della vita ai cui doveri non posso, non voglio, non devo venir meno.

2. Lo Stato che non si ferma sull’uscio e ti entra in casa come un padrone è un invasore. Tutto qua. Non c’è altro da dire.

3. Lo scambio tra la sicurezza e la libertà non è neanche paragonabile a Parigi che “val bene una messa” perché almeno Parigi è esistente mentre la sicurezza è inesistente ed è addirittura esemplare insicurezza. Una trappola mentale e pratica. Dunque, è proprio stupidità (ottusità nel comprendere la democrazia liberale o la libertà e basta).

4. Lo stato d’emergenza è passato alla Camera con 253 voti favorevoli, 17 astenuti e 3 contrari. Siamo in emergenza.

5. Non si potrà sostare in piedi davanti ai locali (bar, ristoranti), dice il Dpcm di sua maestà. E, allora, cosa si farà? Beh, si andrà a casa di Tizio o di Caio oppure in auto e si creeranno comitive altrove, come è naturale e vitale che sia. Sono gli effetti delle leggi stupide che sono gli effetti delle scelte sbagliate: occuparsi delle vite altrui, e colpevolizzare, invece che garantire il servizio sanitario della sorveglianza attiva.

6. Conte: “L’intervista di Casellati? Non l’ho letta”. La seconda carica dello Stato chiedeva al governo di dire la verità al Paese, dati certi, e non essere superficiali con le libertà individuali. La prima carica dello Stato, invece, rispondendo al premier inglese ha detto che gli Italiani amano la libertà “ma anche la serietà”.

7. Con il Covid, che è una cartina di tornasole,gli antifascisti sono fascisti e i fascisti sono antifascisti.

8. Scenario A

Siamo essere-vivente.

Il virus infetta e non sappiamo come fermarlo. Il governo, non potendo fermare il virus, ferma l’essere-vivente, di cui non è padrone e non sa nulla, imponendo regole di comportamento: coperture, distanze, isolamenti, chiusure, multe, arresti. Il virus non si ferma e così oltre al danno virale c’è il danno civile (economico, sociale, morale con colpevolizzazione, capro espiatorio).

Scenario B

Siamo essere-vivente.

Il virus infetta e non sappiamo come fermarlo.

Il governo, non potendo fermare il virus, lo controlla con la “sorveglianza attiva”, tracciamento, potenziamento medicina di base, protegge i più deboli, con responsabilità non crea allarme e fornisce dati certi e veri che l’essere-vivente giudica e così agisce. Il virus non si ferma ma il contagio è, forse, controllato e al dato virale non si aggiunge il danno civile. La vita, inarrestabile, continua senza colpevoli.

Trova le differenze.

9. Il progresso

primo lockdown: chiusi in casa

secondo lockdown: chiusi in casa con mascherina

terzo lockdown: chiusi in bagno con mascherina affogati nel lavandino

quarto lockdown: chiusi nel loculo

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