Cronaca

“Urlavano, ci minacciavano”. Agenti circondati da 70 immigrati: sono feriti

polizia

Nelle città italiane, il tema della sicurezza e la violenza urbana rappresentano problemi sempre più pressanti, con gli agenti di polizia che frequentemente diventano bersaglio di aggressioni. Un episodio si è verificato ieri sera a Padova, evidenziando ancora una volta la gravità della situazione. Due membri della Sezione Volanti della città sono stati assaliti in un violento confronto avvenuto in via Tommaseo, durante le ore serali, mentre tentavano di gestire un individuo reticente ai controlli di routine.

Poliziotti sotto assedio

Circondati da un gruppo di persone, in maggioranza di origine straniera, gli agenti hanno cercato di mantenere la calma e agire professionalmente, ma la situazione è degenerata in un attacco che ha richiesto il loro immediato trasporto in ospedale. Le ferite riportate hanno comportato per loro prognosi di 20 e 7 giorni.

Tutto nasce da una segnalazione per spaccio. Quando la volante è arrivata ha notato due persone che cercavano di nascondersi tra. i passanti. Alla richiesta di esibire i documenti, i due extracomunitari hanno opposto resistenza rifiutando sia di fornire le proprie generalità che di salire sulle auto di servizio. A quel punto alcune decine di immigrati hanno circondato gli agenti inveendo contro di loro per intimorirli e favorire la fuga dei “compagni”. Secondo uno dei due poliziotti “potevano essere una settantina abbondanti”.

Sul posto sono state fatte convergere altre volanti, oltre al 118 che ha permesso di soccorrere gli agenti e uno dei nigeriani coinvolti che aveva finto un malore. L’immigrato, arrivato al pronto soccorso, si è scagliato di nuovo contro i poliziotti. I due cittadini nigeriani fermati in principio sono richiedenti asilo e ora sono in arresto con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre alla detenzione ai fini di spaccio di droghe. Entrambi erano già conosciuti alle forze dell’ordine in materia di stupefacenti, armi, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

La denuncia del Sap

L’incidente ha suscitato una pronta risposta da parte delle autorità e delle organizzazioni sindacali. La Questura di Padova ha ribadito l’importanza di garantire una presenza costante e adeguata di pattuglie sul territorio, essenziale per preservare la sicurezza cittadina. Inoltre, il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) ha accolto con favore le dichiarazioni del Questore Odorisio, sottolineando l’urgenza di offrire maggiore protezione agli agenti impegnati quotidianamente nella sicurezza pubblica.

“Il SAP condivide le dichiarazioni del Questore Odorisio sui fatti accaduti – dice Mirco Pesavento, segretario del Sap Veneto – L’attività di polizia come sempre è stata poi portata a termine, ora vedremo le decisioni dell’autorità giudiziaria nel processo per direttissima, soggetti con precedenti di spaccio, resistenza e lesioni. Servono maggiori tutele per chi tutti i giorni svolge il delicato servizio di controllo del territorio, lo abbiamo scritto più volte che serve un inasprimento delle pene per chi si rende protagonista di violenza, lesioni nei confronti degli appartenenti delle forze di polizia ed in questo senso accogliamo con soddisfazione alcune modifiche presenti nel Decreto Sicurezza, ma serve anche migliorare il principio di certezza della pena.

Parla il questore

Il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha ringraziato gli agenti delle Volanti “che hanno saputo gestire una delicata e complessa attività, nonostante fossero stati accerchiati e minacciati da alcune persone con il chiaro intento di intimidirli e sottrarre al controllo i due connazionali”. “Elevata capacità di intervento e operativa – ha aggiunto il questore – grazie alla quale i due agenti hanno agito riuscendo a salvaguardare la propria incolumità e nel tempo stesso quella della coppia che, andata in escandescenza, era passata alle vie di fatto. Il punto fermo di riferimento per tutti è il faro della legalità verso il quale ognuno deve improntare il proprio agire per un vivere quotidiano di serenità. Non ci sono ‘zone franche’, sono stati già attivati gli Uffici della Questura per la completa identificazione di quanti hanno circondato la Volante per l’adozione dei conseguenti provvedimenti di prevenzione personale”.