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Ursula von der Leyen è stata eletta: come ha votato Fdi?

La presidente della Commissione Ue riconfermata con 401 voti. I Verdi annunciano: “Siamo entrati in maggioranza”

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Ursula von der Leyen è stata eletta per un secondo mandato come presidente della Commissione europea. Hanno votato a favore 401 europarlamentari. I contrari sono stati 284, con 15 astenuti e 7 voti nulli su 707 totali. Su 719 aventi diritto al voto, von der Leyen aveva bisogno di almeno 360 voti per ottenere la maggioranza assoluta.

La maggioranza Ursula

Ursula von der Leyen, che prima di assumere il ruolo di presidente della Commissione ha ricoperto incarichi di rilievo nella politica tedesca, ce l’ha fatta. Grazie al supporto di partiti chiave come il Partito Popolare Europeo (PPE), i Socialisti & Democratici (S&D), Renew Europe e i Verdi, ha superato  la soglia dei 361, necessari per la conferma della sua presidenza. La possibile rielezione di von der Leyen è indicativa della volontà del parlamento europeo di mantenere un certo indirizzo, nonostante le diverse visioni presenti tra i suoi membri.

Come ha votato FdI

I Conservatori e Riformisti Europei (ECR), con al loro capo la premier italiana Giorgia Meloni, hanno annunciato che gran parte delle loro delegazioni si è espressa contro la candidatura di von der Leyen. Fonti di FdI hanno fatto sapere che  i deputati di Fratelli d’Italia hanno votato contro. “L’ufficializzazione del voto favorevole dei Verdi ha reso impossibile il nostro sostegno a von der Leyen“, ha spiegato il capo delegazione Carlo Fidanza. “Le scelte che sono state fatte in questi giorni, la piattaforma politica, la ricerca di un consenso a sinistra arrivato fino ai Verdi, che hanno annunciato un voto a favore della presidente von der Leyen hanno reso impossibile un nostro sostegno, una nostra riconferma, perché riteniamo che non venga dato seguito al forte messaggio di cambiamento che è uscito dalle urne del 9 giugno e non viene recepito in alcun modo dagli impegni programmatici della presidente von der Leyen e della maggioranza che oggi l’ha sostenuta”.

Per Fidanza “questo non pregiudica il rapporto di collaborazione istituzionale che c’è e continuerà a esserci tra il governo italiano e la rieletta presidente della Commissione Ue, che potrà portare alla definizione di un ruolo adeguato dell’Italia in seno alla prossima Commissione che l’Italia merita per peso, storia, forza economica e tradizione culturale, perché è un grande Paese fondatore dell’Ue”. Gli fa eco Nicola Procaccini: “I maggiori sconfitti delle elezioni europee ovvero i Verdi che sicuramente sono stati il gruppo che ha subito le perdite maggiori, ma anche i socialisti come Timmermans sono coloro che hanno preso in mano il destino di Ursula von der Leyen e Ursula von der Leyen si è consegnata a loro. Noi avremmo preferito una scelta diversa, ma ripeto, la rispettiamo e nei giorni che verranno lavoreremo nei contenuti col nostro modo di fare serio, responsabile, ma anche particolarmente semplice”.

Analogamente, gruppi politici quali i Patrioti per l’Europa e Europa delle Nazioni Sovrane, che rappresentano l’estrema destra nazionalista con l’Alternative für Deutschland (AfD) come principale esponente, si sono dichiarati contrari. A questi si aggiunge il gruppo della Sinistra, che comprende partiti come i 5 Stelle e Sinistra Italiana. “Parte dell’Ecr ha consentito insieme ai Verdi e ai Macronisti, la riconferma di Ursula von der Leyen“, è l’accusa di Jordan Bardella. “I Patrioti per l’Europa saranno durante questo mandato l’unico gruppo patriottico ad opporsi risolutamente al Green Deal, al Patto sulla Migrazione e alla dissoluzione delle nostre Nazioni”.

La mossa dei Verdi

In questo contesto delicato, il Gruppo dei Verdi emerge come un attore determinante, avendo scelto di dare il suo appoggio a von der Leyen. Tale scelta, hanno detto, è stata motivata da garanzie specifiche riguardanti il Green Deal e mira a promuovere un’Europa più equa e a proteggere la democrazia, con l’obiettivo di contrastare l’estrema destra e affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla crisi migratoria. “Il gruppo dei Verdi ha formalmente deciso di sostenere Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea. Come parte della maggioranza quadripartito, abbiamo ottenuto garanzie sul Green deal, rendendo l’Ue più socialmente equa e proteggendo la democrazia. Manteniamo l’estrema destra fuori dal potere”, ha scritto il gruppo su X. “Ma il nostro lavoro inizia solo adesso. Dobbiamo porre fine all’era dei combustibili fossili. E saremo forti per garantire protezione a coloro che fuggono per la guerra. Insieme siamo pronti a costruire un’Europa migliore”.

Articolo in aggiornamento

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