Un cambio di strategia, una linea più realista rispetto alle ambizioni iniziali. L’amministrazione americana guidata da Joe Biden e l’Unione europea hanno modificato il piano sull’Ucraina, spostando l’attenzione dal sostenere l’obiettivo di Kiev per una vittoria sulla Russia al migliorare la sua posizione per eventuali negoziati che mettano fine alla guerra. Secondo quanto riportato da Politico, le trattative potrebbero prevedere in tal senso la cessione di parte dell’Ucraina alla Russia.
Secondo quanto confermato da alcune fonti, i funzionari statunitensi ed europei stanno valutando il dispiegamento delle forze di Kiev in una più forte posizione di difesa contro la Russia a est. Ma non solo. L’amministrazione Biden sarebbe al lavoro per rilanciare l’industria della difesa di Kiev in modo che possa fornire all’Ucraina le armi di cui ha bisogno di fronte alla resistenza del Congresso a concedere ulteriori aiuti.
Il posizionamento strategico verso la difesa è finalizzato a rafforzare la posizione dell’Ucraina nei negoziati futuri: “Questa è sempre stata la nostra teoria sulla vicenda: l’unico modo in cui questa guerra finirà è attraverso la negoziazione”, le parole di un funzionario dell’amministrazione a stelle e strisce. E ancora, a testimonianza della strategia: “Vogliamo che Kiev sia nella posizione migliore possibile quando ciò accadrà”. Non sorprende il cambio di programma per quanto riguarda Washington, con Biden che si appresta ad affrontare una campagna elettorale particolarmente delicata.
Nell’ultimo anno – con il rapido indebolimento del sostegno militare statunitense a Capitol Hill e il fallimento della controffensiva di Zelensky – Biden è passato dal promettere che gli Stati Uniti avrebbero sostenuto l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”, al dire che Gli Stati Uniti forniranno sostegno “finché potranno”, sostenendo che Kiev ha già ottenuto “un’enorme vittoria” e che Putin “ha fallito”. Alcuni analisti ritengono che questo sia un altro modo per prepararsi a dichiarare una vittoria parziale e trovare un modo per almeno una tregua o un cessate il fuoco con Mosca, che lascerebbe l’Ucraina parzialmente divisa.
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Difficoltà per l’Ucraina a ricevere sostegno, dunque, e spunta un caso emblematico in Germania, per la precisione a Troisdorf, dove il consiglio comunale ha bloccato il progetto di un’importante azienda produttrice di armi – la Diehl Defence – di espandere la produzione. Questo “no” del comune vicino a Colonia mette a repentaglio la capacità dell’Unione europea di produrre più armi in una fase cruciale del conflitto. Ricordiamo che l’Ue si è impegnata a fornire all’Ucraina un milione di colpi di artiglieria entro marzo 2024 per aiutare Kiev nella lotta contro la Russia. Ad oggi ha consegnato circa 300.000 colpi provenienti dalle proprie scorte, ormai esaurite.