Torniamo a parlare delle presidenziali americane. La distribuzione proporzionale Stato per Stato dei 538 Elettori (iniziale maiuscola per distinguerli da quelli comuni dato che loro specifico compito è nominare il Presidente) dipende dal numero degli abitanti in base al risultato del Censimento che a tal fine (non solo, invero) ha luogo ogni dieci anni dal 1790.
A seguito dell’esito del Census datato 2020, quest’anno (sarà così anche nel 2028) la ripartizione dei predetti ha subito – ovviamente solo negli Stati che hanno presentato significativi incrementi o diminuzioni quanto ai residenti – le seguenti variazioni:
- California, da 55 a 54
- Colorado, da 9 a 10
- Florida, da 29 a 30
- Illinois, da 20 a 19
- Michigan, da 16 a 15
- Montana, da 3 a 4
- New York, da 29 a 28
- North Carolina, da 15 a 16
- Ohio, da 18 a 17
- Oregon, da 7 a 8
- Pennsylvania, da 20 a 19
- Texas, da 38 a 40
- West Wirginia, da 5 a 4.
Da rilevare il fatto che in generale – non che si tratti di un terremoto, per carità – gli Stati tendenzialmente repubblicani hanno guadagnato Elettori a danno di quelli orientativamente democratici. Ancora: che è la prima volta nella quale la California perde delegati; che lo Stato del New York continua a declinare; che la Florida e in particolare il Texas crescono.
Mauro della Porta Raffo
Presidente onorario della Fondazione Italia USA
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