Oltre 61mila tonnellate di anidride carbonica risparmiate all’ambiente in un solo anno grazie al telepedaggio. A misurare l’effetto Telepass sulla mobilità in Italia è uno studio condotto dal Sustainability Lab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia prendendo in considerazione il 2022, anno un cui il traffico sulle nostre autostrade è tornato ai livelli pre-pandemia. Un’altra dimostrazione di come viaggiare, muoversi in modo “smart” grazie alla tecnologia permetta non solo di ottimizzare i tempi, saltando inutili code al casello, ma anche di inquinare di meno perché non vi è fermata per il ritiro e per il pagamento del biglietto autostradale. Non per nulla la stessa Unione europea, consapevole che i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra tra i suoi Paesi membri, invita ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente.
Il team accademico ha applicato l’algoritmo appositamente sviluppato e ha evidenziato la riduzione di emissioni inquinanti grazie all’uso delle barriere Telepass:
Emissioni inquinanti evitate grazie all’uso di barriere Telepass* (anno 2022) | |
CO (monossido di carbonio) | 236 t |
CO2 (anidride carbonica) | 61.258 t |
N20 (protossido di azoto) | 2 t |
NH3* (ammoniaca) | 84 t |
VOC (composti organici volatili) | 34 t |
NOx* (ossidi di azoto) | 130 t |
PM2.5 (polveri sottili) | 3 t |
* Si noti che NH3 e NOx sono emessi in prevalenza dagli automezzi pesanti.
Lo studio di Ca’ Foscari: come 950 spedizioni dalla Terra alla Luna
La ricerca ha calcolato la riduzione di emissioni di inquinanti grazie alla presenza di stazioni telepedaggio su tutte le autostrade nazionali, indipendentemente dalla concessionaria. In pratica, sulla rete viaria su cui corrono i nostri viaggi di piacere così come i commerci per un totale di oltre 367 milioni chilometri percorsi lo scorso anno e 2,4 milioni di automobili o motociclette in transito ogni giorno. A tale scopo il team accademico ha sviluppato un algoritmo tenendo conto di variabili quali la categoria, l’alimentazione, la cilindrata, il peso, la classe di inquinamento e quella di pedaggio di ciascun veicolo, oltre ai tempi di permanenza e delle code, con le relative emissioni. Sono stati poi paragonati due veicoli, il primo costretto ad arrestarsi completamente alla barriera, il secondo invece che semplicemente decelera fino a 30 chilometri orari prima di attraversare la stazione dedicata al telepedaggio; entrambi i veicoli, superato il casello, tornano poi alla medesima velocità di crociera. I risultati emersi dallo studio non lasciano dubbi. Le oltre 61mila tonnellate di anidride carbonica risparmiate all’ambiente equivalgono infatti a più di 642.000 viaggi in auto da Roma a Milano o a 9.190 viaggi intorno alla Terra o ancora sarebbero abbastanza per portare 958 volte i cosmonauti dalla Terra alla Luna. “Questo studio dimostra come la sostenibilità e lo sviluppo economico di un territorio emergono da pratiche strategiche, operative e gestionali incentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’innovazione nell’intera catena di produzione dei servizi, coniugando due aspetti: ecologico ed economico”, sottolinea Giovanni Vaia che ha guidato la ricerca, supportata da Telepass, insieme al collega Raffaele Pesenti.
Gruppo Telepass motore del green
Il telepedaggio, oltre a essere il progenitore della smart mobility perché aiuta a ottimizzare i flussi di traffico, rappresenta quindi una soluzione dal cuore green. A introdurlo in Italia è stato Telepass nel 1990 per poi trasformarsi in un ecosistema per la mobilità integrata dove tutto è a portata di App. Il modello matematico realizzato da Ca’ Foscari “è la dimostrazione scientifica di un impatto ambientale che si riduce grazie all’intuizione trentennale di Telepass e alla lungimiranza di tutte le concessionarie del nostro Paese”, sottolinea Francesco Maria Cenci, Head of Toll and Retail Business Unit di Telepass, aggiungendo come la mobilità sia legata in maniera intrinseca alla sostenibilità. Una sfida che per Telepass si inserisce nel più ampio impegno assunto dalla controllante Mundys per contrastare il cambiamento climatico e promuovere una mobilità sempre più sostenibile.
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