E menomale che i razzisti erano sempre quelli di destra. Sul tema della maternità surrogata è anche il Partito Democratico ad essere letteralmente lacerato. Un caso particolare, visto che la segretaria del Nazareno, Elly Schlein, ha incentrato la nuova linea del movimento proprio sulla tutela dei temi etici e gender. Stamattina, è arrivata però la cattiva notizia. Mentre il centrodestra ha sempre avuto posizioni conservatrici chiare, compatto sul progetto di trasformare il divieto di gestazione per altri in reato universale, è proprio nel centrosinistra che sono partite bordate da una parte e dall’altra.
Caos Pd
La linea del Pd, infatti, sarebbe stata quella di non partecipare al voto, come più volte annunciato dalla capogruppo Braga. Ma le novità arrivano direttamente da Paola De Micheli, che ha deciso di votare contro, ed anche da Bruno Tabacci si è astenuto. Due franchi tiratori già annunciati, visto che De Micheli nei giorni scorsi aveva già ribadito la propria contrarietà all’emendamento Magi.
Ancora, nel corso della votazione sono partiti gli applausi del centrodestra durante l’intervento della capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, che ha illustrato le sue motivazioni alla contrarietà all’emendamento di Più Europa sulla gestazione per altri solidale. “Non voglio essere strumentalizzata ma la maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri”, ha affermato Zanella che poi ha continuato: “Con il contratto proposto, la donna rinuncia al proprio corpo“.
La maternità surrogata spacca la sinistra
Secondo la capogruppo dei Verdi, la proposta di Riccardo Magi che introduce l’alternativa della gravidanza per altri solidale e altruistica “è una grande mistificazione, perché attorno alla cosiddetta generosità di una donna che presta se stessa per una gravidanza, c’è profitto da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le agenzie che anche a livello europeo agiscono in un vero e proprio settore produttivo, in cui la donna viene sfruttata per la sua capacità produttiva”. Insomma, una vera e propria bomba contro quella sinistra che da sempre si presenta come progressista, fluida, paladina dei diritti, in contrasto ad una destra conservatrice e oscurantista.
Per approfondire:
- Maternità surrogata, cambiamento culturale più ampio e “in-civile”
- Maternità surrogata, la sinistra che dimentica i diritti delle donne
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Non poteva poi mancare l’intervento del piddino Alessandro Zan, che dopo aver visto naufragare la propria legge “bavaglio” dell’anno scorso, ha definito come “reazionario” l’intervento di Luana Zanella, senza citare la collega ma utilizzando formule che, da sempre, sono state associate al centrodestra italiano. Questa volta, però, il fuoco che condanna il Pd è direttamente quello amico. E chissà… forse ora i progressisti cominceranno a tacciare di “razzismo e sessismo” anche i loro alleati.