Dovremo continuare a vaccinare con richiamo ogni anno o anno e mezzo. Ma possiamo interrompere questa pandemia, possiamo ridurre le infezioni in modo che non sia più una minaccia pubblica”. Lo ha detto l’immunologo americano Anthony Fauci, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Uno scenario inquietante
Da queste dichiarazioni molto forti sorgono numerose domande: innanzitutto cosa intende Fauci quando afferma che dovremo continuare a vaccinare con richiamo ogni anno o anno e mezzo senza specificare una data termine di questa “cura preventiva farmacologica”? Chi può garantire inoltre che una continua inoculazione di vaccini non si tramuti in danni molto gravi per la salute pubblica a causa degli effetti collaterali? Inoltre quali saranno i risvolti politici e sociali di un tale scenario? I corpi divengono di proprietà esterna all’individuo, dove altri decidono come devono essere gestiti?
Da più di un anno infatti, non siamo più liberi di muoverci in piena libertà, di lavorare e di organizzare in serenità la nostra vita. Se il vaccino dovesse diventare obbligatorio, sulla base di queste teorie, lo scenario di vita futuro potrebbe divenire davvero estremamente inquietante. Ogni cittadino potrebbe esser costretto ad assumere farmaci contro la propria volontà. Inoltre, questo meccanismo potrebbe anche tradursi nel vietare l’accesso a determinati servizi per i non vaccinati?
Tutelare la libertà
In questa narrazione da “politicamente corretto e neolingua” continua a passare il messaggio martellante ed ipnotico che la libertà può essere ridotta in nome della tutela della salute pubblica, ma in realtà storicamente è valso sempre l’opposto, cioè i “veri eroi” sono sempre stati quelli pronti a morire pur di salvare la libertà. Dopo oltre un anno di restrizioni si rischia non solo la perdita delle libertà individuali, ma anche una “normalizzazione” di uno stile di vita che di normale non ha nulla. Ogni emergenza deve necessariamente avere un inizio ed una fine ed i tempi devono essere chiari, specialmente quando vengono intaccate le libertà fondamentali.
L’immunologo e consulente della Casa Bianca, Anthony Fauci, inoltre, ha detto che negli Stati Uniti si vaccinano con Pfizer gli adolescenti dai 12 anni in su. Lo stesso potrebbe avvenire a breve anche nel nostro Paese, perché “i dati che noi abbiamo sono molto sicuri”: “Credo che il via libera alle vaccinazioni da questa età verrà dato molto presto anche in Italia e altrove”. Lo ha detto sempre da Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Dunque anche le fasce di età più basse che fino a poco tempo fa sembravano essere fuori dal tunnel delle “vaccinazioni preventive”, ora potrebbero essere coinvolte in questa nuova ideologia dell’uso dei vaccini come unica via per affrontare l’emergenza sanitaria. Noi crediamo che i farmaci possano essere un utile strumento quando necessari ed indispensabili, ma non si può ignorare che ogni corpo umano risponde in modo diverso ad ogni tipo di cura e da sempre la via del benessere è quella di un corretto stile di vita alimentare, svolgere una frequente attività fisica sia di tipo aerobico che anaerobico, immergersi nella natura, soggiornare al mare ed in montagna, ridurre lo stress con il silenzio, la preghiera e la meditazione, benefici che solo la “medicina spirituale” può offrire.
Tutte queste azioni combinate rafforzano il sistema immunitario e non tralasciamo l’effetto benefico dell’amore e delle relazioni sociali sul piano psico-fisico di ogni persona. Ma per sviluppare un potenziamento delle difese immunitarie ed ottenere i benefici di queste “cure naturali e spirituali”, abbiamo bisogno di una condizione preliminare: la libertà.
Carlo Toto, 19 maggio 2021