di Paolo Becchi e Nicola Trevisan
In questo nostro articolo, riportiamo uno studio del 06 agosto 2021, con lo scopo di sollecitare al lettore considerazioni sul rischio-beneficio di vaccinare popolazioni di età inferiore ai 20 anni, target tanto desiderato e bramato dal nostro CTS, dal Ministero della Salute e dai virologi super-star.
Lo studio ha preso in analisi 3.998 individui per i quali si sono verificati (entro 30 minuti dall’inoculazione della prima dose di Moderna), eventi avversi su 20 individui pari allo 0.05%; di cui 1 anafilassi grave su una donna.
Il questionario-sondaggio rilasciato per la raccolta delle osservazioni è stato compilato da 1.993 soggetti (il 49.8% del totale); di questi 1.887 sono stati d’accordo nel partecipare allo studio. Con una distribuzione pari a 66% donne e 34% uomini; il 24% era di età minore di 20 anni.
Nella tabella 3 sono riassunti gli ade rilevati: gli eventi avversi generali e sistematici sono stati generalmente “lievi”; l’82% ha manifestato dolori locali; il 71% dolore nel sito di iniezione, mentre gli ade sistemici si sono manifestati sul 48%. L’ade più comune è stato mialgia 34% e fatica 31%.
Tuttavia, quasi tutti i sintomi sono migliorati senza alcun trattamento. La percentuale di partecipanti con prurito e arrossamento locale dopo il giorno 7 erano rispettivamente del 27% e del 19%. L’insorgenza della mialgia si è manifestata il giorno stesso e quello seguente l’iniezione (98%) e i sintomi sono perdurati per 2-3 giorni, un po’ più a lungo rispetto ad altre reazioni avverse sistemiche (73%). Di coloro che hanno sviluppato sintomi, il 75% non ha subito alcun trattamento e per il 17% è stato somministrato paracetamolo. L’affaticamento generale si verificava spesso il giorno dell’iniezione (94%) e continuava per i 2-3 giorni successivi (66%).
Un’importante valutazione dello studio è stata rivolta alla popolazione femminile, dividendola per chi presentava uno storico di eventi allergici (AE), con chi non ha mai manifestato tali problemi (NO-AE). In tabella 4 si schematizza il campione analizzato: si nota come è presente una storico AE maggiore per gli eventi avversi locali rispetto ai NO-AE; mentre per gli eventi avversi sistemici, la situazione era pressoché simile.
I risultati dell’analisi multivariata dei gruppi AE e No-AE sono mostrati nella Tabella 5. Lasciamo al lettore analizzare i dettagli nelle pag 10-11 del file pdf scaricabile gratuitamente a questo link.
Discussione dello studio
I risultati hanno chiarito per la prima volta che i minori di 20 anni sono a maggior rischio di eventi avversi sistemici dal vaccino Covid-19 Moderna. I fattori analizzati in questo studio hanno confermato statisticamente quanto già dichiarato dalla Japanese Self-Defense Forces. In secondo luogo, i risultati di questo studio hanno mostrato che il sesso femminile è un importante fattore di rischio per molti eventi avversi.
Secondo il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare, il Giappone e il CDC degli USA, le donne hanno maggiori probabilità di avere eventi avversi dalla vaccinazione con questo siero; i risultati dello studio qui riportato, supportano perfettamente questa tesi.
L’incidenza di eventi avversi in questo studio è stata superiore a quella riportata nei rapporti precedenti per il vaccino Covid-19 Moderna in Giappone e altri paesi; si ritiene che questo motivo sia dovuto al fatto che questo gruppo di studio include più donne giovani rispetto a quelli degli studi precedenti. Nei rapporti eseguiti in paesi stranieri, il mal di testa e l’affaticamento erano i più frequentemente segnalati rispetto ad altri eventi sistemici. Tuttavia, in questo studio, sono stati osservati anche molti casi di mialgia associata ad affaticamento specialmente nel sesso femminile.
Questo vaccino richiede due iniezioni per essere pienamente efficace, con la seconda dose che ha una frequenza di eventi avversi più elevata rispetto alla prima iniezione. Sebbene non ci siano dati dettagliati sui giapponesi che hanno ricevuto Moderna, i dati sugli operatori sanitari giapponesi che hanno ricevuto l’iniezione di Comirnaty (Pfizer) mostrano che le donne e i giovani hanno maggiori probabilità di aumentare gli eventi avversi al momento della seconda dose. Si prevede quindi che tali eventi si presentino pure con Moderna.
Per quanto gli ade causati con questo vaccino sono raramente gravi, si è dimostrato statisticamente che la giovane età è spesso un fattore di rischio per eventi avversi; per tale motivo campagne di vaccinazioni in queste fasce d’età devono essere perseguite con cautela.
Per stare tranquilli al momento della vaccinazione, quelli con molti fattori di rischio o coloro che hanno avuto eventi avversi al momento della prima vaccinazione dovrebbero preparare analgesici antipiretici, come il paracetamolo, prima della seconda inoculazione in anticipazione di eventuali eventi avversi. Indagheremo, analizzeremo e segnaleremo anche gli eventi avversi dopo la seconda vaccinazione. Queste informazioni avranno un impatto sulla considerazione degli eventi avversi e i suoi meccanismi nella vaccinazione con mRNA.
Note conclusive
Ancora una volta, uno studio dimostra quanto sia sensato ragionare e chiederci: che senso ha vaccinare con vaccini non sterilizzanti (che non fermano il contagio) fasce di popolazioni dove gli eventi avversi immediati sono un fattore di rischio maggiore della malattia? Senza considerare che nel lungo periodo non si conoscono gli effetti di tali farmaci sperimentali in adolescenti, giovani, e donne in età fertile.