Vaccini, quel paragone senza senso di Roberto Burioni

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Romiti

Il mio amico Luigi Desiderato, che durante gli anni oscuri della pandemia di Covid-19 ha condiviso molte delle nostre critiche alla dittatura sanitaria che ha devastato il Paese, mi ha inviato un surreale post di Roberto Burioni, pubblicato su X, che riporto integralmente insieme ad una esilarante considerazione dell’amico in oggetto.

“Chi guida ubriaco – sostiene il virologo marchigiano – mette in pericolo se stesso e gli altri (è un fatto oggettivo). Il governo ha aumentato le multe. Chi non si è vaccinato contro il Covid – prosegue il nostro – ha messo in pericolo se stesso e gli altri (è un fatto oggettivo). Il governo gli ha annullato le multe”.

Ebbene, a questa sesquipedale stupidaggine, smentita da una montagna di studi e, obtorto collo, dagli stessi colossi farmaceutici che hanno realizzato questa sorta di elisir di lunga vita, così commenta Desiderato: “Con questo ‘vaccino’ che non impediva il contagio (è un fatto oggettivo), queste affermazioni sono degne di una pista circolare, un tendone rosso a coprirla e strani personaggi con scarpe enormi, vestiti tutti a colori e che fanno ridere, loro si’. Fuori c’è la scritta circo…”.

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Ma non basta, lo stesso amico mi ha segnalato che durante una recente puntata di Che Tempo Che, condotta su Nove da Fabio Fabio, il sempre presente Burioni la sparata più grossa di un argentinosauro, considerato il più grande dinosauro mai esistito, con le sue 75 tonnellate di peso. Tant’è che, per essere certi non aver capito male, abbiamo riascoltato lo stupefacente intervento del virologo, il quale in merito ai pregi dei vaccini sperimentali si è così espresso: “Il vaccino a mRNA che in un anno solo in Europa ha salvato 20 milioni di vite”.

Dunque, rispetto alle già elevatissime stime pubblicate dall’Imperial College di Londra, poi riprese in copia incolla dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel biennio 2021/2022 sosteneva che gli stessi vaccini avessero salvato “quasi 20 milioni” di persone in tutto il mondo, Burioni rilancia la posta, sparando una cifra che nemmeno lo Speranza del terrore virale avrebbe probabilmente avuto il coraggio di esprimere.

D’altro canto, noi comuni mortali, che non apparteniamo alla ristretta cerchia di eletti col camice bianco che parlano costantemente con i virus, abbiamo consultato il grafico elaborato dagli autori di “Perché non guariremo” – testo ben documentato in merito alle balle che ci hanno raccontato in quel periodo -, in cui emerge chiaramente che l’andamento dei morti ufficialmente registrati nel mondo dall’inizio della pandemia rimase stabile anche dopo la successiva e colossale vaccinazione di massa. Al contrario, nel medesimo grafico, inserendo ad un certo punto solo la stima dei morti senza vaccino dello studio londinese e non quella ancor più catastrofica sostenuta da Burioni, la curva dei decessi si impenna con un andamento quasi verticale, dimostrando con ciò che i numeri hanno ancora una volta una testa assai più dura delle stesse balle spaziali che ancora oggi vengono propinate in diretta televisiva senza alcuna forma di contraddittorio.

L’impressione è che certi luminari che ci hanno indicato la strada verso l’inferno durante una pandemia a bassa letalità, spacciandola per una malattia mortale quando mortale non lo era affatto per le persone in buona salute, di quando in quando non perdono l’occasione per ingigantire ulteriormente le loro formidabili imprese, un po’ come facevano i combattenti delle guerre di un tempo, i quali tendevano ad aumentare i nemici da loro messi eroicamente fuori combattimento man mano che tracannavano generose quantità di vino.

Il mio è solo un modesto consiglio, ma forse sarebbe il caso di darsi veramente una regolata, esimi esponenti di una scienza con la s minuscola e l’h finale. Ne va di ciò che resta della vostra credibilità.

Claudio Romiti, 19 dicembre 2024

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