L’ingiunzione emanata dal giudice Terry Doughty, che ha bloccato in tutti gli Stati Uniti la vaccinazione obbligatoria del comparto sanitario americano, appare quanto mai oltraggiosa per quel Nuovo Mondo di cui Draghi aspira a essere il timoniere europeo. La pronuncia espande l’ordine emanato lunedì scorso dalla corte federale del Missouri, che interessava inizialmente solo 10 Stati, ma aggiunge considerazioni insidiose per ogni “New Normal society” che si rispetti. Nelle sue motivazioni, il giudice del distretto della Louisiana parla di “grave rischio per le libertà civili”. Contro l’obbligo di effettuare la prima dose entro il 6 dicembre – in coincidenza col nostro super pass – e di completare il ciclo vaccinale entro il 4 gennaio, la toga ha usato parole sovversive: “Non c’è dubbio che imporre il vaccino a 10.3 milioni di lavoratori sanitari è compito del Congresso e non di un’agenzia governativa. Non è nemmeno chiaro se persino un atto del Congresso che ponga un obbligo vaccinale sia costituzionale”.
Nei pareri che hanno stracciato l’imposizione vaccinale negli Usa, in attesa della pronuncia definitiva della Suprema Corte, compare una motivazione davvero sconvolgente: “Se al ramo esecutivo è concesso di usurpare il potere del ramo legislativo nell’emanare leggi, due dei tre poteri conferiti dalla nostra Costituzione finirebbero nelle stesse mani. Durante una pandemia come questa, è anche più importante salvaguardare la separazione dei poteri prevista dalla Costituzione per evitare l’erosione delle nostre libertà”.
Se questi giudici fossero attivi in Italia, a Costituzione variata gli sarebbe imposto un meritato Tso. La parola “libertà” dovrà essere infatti omissata da ogni comma della nuova Costituzione italiana. Vari parlamentari si sono già offerti per sbianchettare.
Beatrice Nencha, 2 dicembre 2021