Il 2020 iniziato con le criminali menzogne cinesi sta finendo con le nostre leadership ridicolizzate dai loro stessi atti. Le menti politicamente malate del Conte Bis (ma lo stesso vale per l’altrettanto sciagurato Conte 1) in quest’anno hanno portato sempre più in là la soglia del ridicolo del Paese.
Parlamento silente
Il Parlamento ha continuato a tacere, maggioranza e opposizione sembrano la stessa cosa, fanno i loro compitini, continuano il loro tran-tran protocollare, qualche volgarità, qualche urla. Entrambi sempre più gregge, forse per scambiarsi calore e sicurezza. Il Paese è allo sfascio, e non potrebbe essere diversamente dopo 30 mesi di potere dei 5S, con al vertice un membro del Deep State, garante per l’establishment. Fino a quando il Parlamento è inane, inutile prendersela, come fanno i “destri”, con il Presidente, visto che siamo una Repubblica parlamentare.
Stupefacente il comportamento dei “competenti” nei riguardi degli “incompetenti”, compagni di viaggio dei “sinistri” loro protetti. Perché li tollerano, pur disprezzandoli a parole, visto che le elezioni non le vuole nessuno e il nuovo Premier (un tecnico) non potrebbe essere che uno dei loro?
Giornalismo d’inchiesta assente
Così nell’editoria. Noi editori sembriamo sempre più presidenti di bocciofile dopolavoristiche che imprenditori. I media, e i giornali in particolare, si trovano tutti in una specie di terra di nessuno fatta di “ristrutturazioni lineari continue”, “perdita di copie”, “autocensura di sopravvivenza”. Intanto la libertà di stampa vive momenti particolari. Le notizie sono in gran parte fake truth, i direttori eruttano addirittura anatemi virali, gli editoriali sembrano scritti dall’algoritmo, il giornalismo d’inchiesta assente o impresentabile, la lingua italiana dimenticata.
Così i magistrati, sempre più statuine di gesso da presepe politicamente corretto. Hanno perso potere e credibilità, si leccano le ferite (caso Palamara), anziché procedere ad ampie amputazioni nella loro carne viva. Visto che, giustamente, pretendono l’autonomia, rifondino psicologicamente il loro ordine, si convincano che nella vita vera quando si sbaglia si deve pagare.
Piano vaccinazioni da dimenticare
Sul lancio della vaccinazione il Governo è stato semplicemente ridicolo. Solo menti politicamente malate di talk show potevano usare un furgone, versione “Tedoforo”, per trasportare qualche migliaio di fiale di vaccino dal Belgio a Roma. Mancavano solo le scorte dei Corazzieri a cavallo e la fanfara dei Bersaglieri di Lamarmora.
Secondo il Governo per ottenere l’immunità di gregge dobbiamo fare, entro il 10 settembre 2021, 82 milioni di punture a 41 milioni di italiani, circa 10 milioni al mese. È evidente che costoro hanno solo l’arroganza degli incapaci e non la tranquilla professionalità (ansia free) delle grandi menti logistiche. E mancano pure dei fondamentali nell’impostazione e nell’implementazione di un piano strategico pluriennale per investire 209 miliardi, secondo criteri e vincoli europei a maglia stretta.
E noi che facciamo? Ci scanniamo fra Sì Vax, No Vax, politici, virologi di regime, chiacchiericcio di intellò e di conduttori-attori, sull’obbligatorietà o meno della vaccinazione. Chiacchiere inutili perché mentre noi ci facciamo seghe mentali, il “mercato” decide. Sono in attesa, ad esempio, che il Ceo di una Compagnia aerea, dopo aver analizzato uno studio di marketing sul nuovo profilo dei suoi clienti post Covid, decida autonomamente che sui suoi vettori volerà solo chi ha il certificato di vaccinazione. Lo seguiranno, a cascata, tutti i Ceo degli altri business (uno per tutti, le compagnie di assicurazione avranno premi differenziati). E la decisione si diffonderà nel mondo intero alla velocità della luce.
Non avete ancora capito che viviamo nel Ceo capitalism? Valgono le sue regole, non le vostre paturnie intellettualoidi. Avete accettato, baldanzosi, tanti anni fa, che al centro della scena ci dovesse essere “un Consumatore e non un Uomo”, cioè “Una bocca, un tubo digerente, uno sfintere”. Bene, e ora volete discutere dei farmaci che costui debba o non debba assumere? Suvvia, siate seri!
Riccardo Ruggeri, 31 dicembre 2020