Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato con incredulità il termine “eco-ansia“, ha espresso la sua opinione sulla vicenda del pilota Ferrari Carlos Sainz rapinato del suo orologio da oltre 500mila euro e ha infine riportato le affermazioni del generale Vannacci sull’omosessualità in televisione.
L’eco-ansia secondo Cruciani
“Allora amici miei, quest’estate ho sentito una parola, ho sentito la parola eco-ansia. La parola eco-ansia. Amici miei, vado al manicomio. eco-ansia.” ha esordito Cruciani. “È una ragazza che davanti a un ministro si è detta preoccupata. Anche il ministro si è detto preoccupato per questa cosa qui, empatico nei confronti della ragazza. Doveva semplicemente mandarla a fare in culo. Io non conosco, doveva dire il ministro, che cosa significa eco-ansia. Eppure esiste un’associazione di quelli che si sentono angosciati dal futuro del pianeta, dall’inquinamento, eccetera.”
L’orologio rubato a Carlos Sainz
Il conduttore di Radio24 ha poi commentato la notizia della rapina al pilota della Ferrari: “Seconda cosa, un pilota della Ferrari, come sapete, è stato rapinato di un orologio dal valore di 500.000 euro. Poi la cosa si è risolta perché il mal vivente è stato rincorso. Ora io dico una cosa, non la penso come una famosa giornalista televisiva che ha detto che è immorale comprarsi e avere un orologio da 500.000 euro. No, io sono a favore della ricchezza. Però se giri con un orologio da 500.000 euro, che cazzo ti aspetti? Che vengano lì a guardartelo per dirti quanto è bello? È chiaro che ci sarà sempre qualcuno che pensa di fottertelo questo orologio. Dunque, non dico che hanno fatto bene, ma i ladri fanno i ladri. I ladri fanno i ladri.”
Vannacci sull’omosessualità in TV
Infine, Cruciani ha riportato alcune affermazioni del generale Vannacci sull’omosessualità in televisione: “Il generale Vannacci, in un’intervista gentilmente concessa a questa emittente radiofonica, in particolare al sottoscritto, ha detto che ci sono in televisione dalla mattina alla sera tanti omosessuali e che c’è un piano preciso, quello di organizzazioni che non sono in televisione.”
