La partita delle Europee era anche la sfida tra i candidati simbolo. Da una parte Giorgia Meloni contro Elly Schlein, certamente. Ma anche Roberto Vannacci contro Ilaria Salis, il generale e l’antifascista.
Si tratta di due candidature parimenti simboliche. Matteo Salvini ha puntato tutte le fiche sull’incursore della Folgore autore di un fortunato libro dal titolo “Il mondo al contrario“. Candidato in tutta Italia, Vannacci ha provocato non pochi mal di pancia nella Lega con tanti esponenti di spicco che sono arrivati ad esprimere pubblicamente la loro avversione alla presenza di un “corpo estraneo” nel Carroccio. Bossi incluso. Il segretario ha difeso la sua scelta, portando il generale anche sul palco al comizio finale, e i risultati dicono che la mossa ha sicuramente impattato visto il mezzo milione di preferenze di Vannacci, anche se il risultato complessivo del partito non è quello sperato. Fare un confronto con le europee del 2019 è impossibile, visto che al tempo la Lega veleggiava intorno al 30% dei consensi. Ma rispetto alle Politiche del 2022 sì. E i numeri spiegano che il Carroccio – che si era fermato al 8,79% – ha incrementato il suo risultato di qualche decimale. Di sicuro Vannacci ha catalizzato migliaia e migliaia di voti, di gran lunga è il più votato d’Italia dopo Meloni e Schlein, ma la sua partecipazione per la Lega nelle urne è quasi a somma zero. O forse, se vogliamo leggerla da un altro punto di vista, ha impedito al Carroccio di capitolare.
Leggi le analisi di Nicolaporro.it:
- Il successo di Meloni e Schlein. Gli italiani vogliono il bipolarismo
- Europee, sarà Ursula bis? Ecco i seggi e le possibili coalizioni
Diverso il discorso per Alleanza Verdi e Sinistra che ha letteralmente superato ogni attesa. Il partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni non solo sfonda la soglia di sbarramento, il grande spauracchio per poter entrare all’Europarlamento, ma incassa un sostanzioso 6,65%. “Si può dire con discreta certezza che Ilaria Salis sarà un’europarlamentare e penso sarà eletta con una valanga di voti”, ha esultato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, commentando a notte inoltrata il risultato raggiunto di Avs. “Sappiamo che Ilaria ci sta guardando”, ha aggiunto Angelo Bonelli.
Ma veniamo ai freddi numeri. E facciamo un confronto tra le due candidature simbolo. Ilaria Salis era i lista solo nella circoscrizione Nord Occidentale e nelle Isole dove ha registrato rispettivamente 113mila e 49mila preferenze. Voto più, voto meno. Negli stessi collegi, Vannacci ha fatto complessivamente meglio: nel Nord ovest ha incassato 178mila preferenze mentre nelle isole si è fermato a 34mila. Sintesi: l’antifascista 163mila, il generale 219mila.
Occorre però dare atto a Vannacci anche di un’altra cosa: la sua performance è stata indubbiamente straordinaria. Sommando tutte le “Decime” fatte dagli elettori sulla scheda, si arriva a 517mila preferenze. Tante, tantissime, soprattutto se confrontate ai 2,2 milioni di voti raccolti dalla Lega. Significa che un voto su quattro arrivato al Carroccio è merito del soldato fattosi politico. “Se Vannacci si avvicina al mezzo milione di preferenze distribuite in tutta Italia facendo il primo in tutti e 5 i collegi vuol dire che il tratto di strada che faremo insieme è approvato dagli elettori sia leghisti che non leghisti”, ha detto Salvini. “Immagino che se uno prende mezzo milione di voti ci siano dentro militanti della Lega e anche semplici cittadini che hanno condiviso la nostra proposta”. Lui, intanto, ne approfitta per lanciare una frecciata a Bossi: “Non andrei mai a combattere con un camerata che il giorno prima decide di cambiare schieramento, perché la correttezza e la lealtà sono i primi requisiti per combattere insieme”.
Franco Lodige, 10 giugno 2024
Tutti i dati sulle europee in Italia in tempo reale: clicca qui
Leggi anche:
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).