Giustizia

Vannacci, cala la mannaia: è stato rinviato a giudizio

La vicenda riguarda il prospettato reato di diffamazione nei confronti di un militare (mai citato per nome e che non ha mai denunciato)

vannacci avvocato © Zolnierek tramite Canva.com

Un’ossessione. Un termine forte ma in qualche modo aderente alla realtà. Parliamo del generale Roberto Vannacci, oggi europarlamentare eletto da indipendente nelle file della Lega, oltre mezzo milione di preferenze. Ebbene, sin dal boom del suo libro “Il mondo al contrario”, il militare ha dovuto fare i conti con parecchie grane dal punto di vista giudiziario, fastidi più che altro, perchè nella maggior parte dei casi tutto si è chiuso in un nulla di fatto. Ma il 55enne nato a La Spezia non può cantare vittoria. Oggi infatti il gip militare di Roma ha respinto l’istanza di archiviazione avanzata dalla procura per il prospettato reato di diffamazione militare commesso dal generale con il suo libro ai danni di uno specifico militare. In altri termini: ecco il rinvio a giudizio.

Il giudice per le indagini preliminari ha dunque assegnato alla procura militare di Roma il termine di dieci giorni per formulare l’imputazione coatta. La giustizia farà il suo corso, sia chiaro, ma attenzione alle parole del difensore di Vannacci, l’avvocato Giorgio Carta. “Rispetto, ma non concordo con la decisione del giudice nella parte in cui ha ravvisato nelle contestate pagine del libro un intento diffamatorio nei confronti di uno specifico militare che, sia detto per inciso, non viene indicato per nome e che non ha mai presentato denuncia al riguardo”: avete capito bene, il presunto diffamato non ha mai citato Vannacci in giudizio. Ricordiamo che, a differenza del diritto penale dove occorre sempre una denuncia, nel diritto militare anche le diffamazioni possono essere perseguite d’ufficio. Carta ha aggiunto sul punto: “Pertanto, affronteremo le ulteriori fasi del procedimento con la serenità che deriva dalla fiducia nei giudici militari e dal fatto che la stessa procura militare aveva escluso la sussistenza di qualsiasi reato nelle pagine del libro”.

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Ma non è tutto. Lo scorso luglio è arrivata l’archiviazione da parte del gip militare per i reati ipotizzati di istigazione all’odio razziale, a disobbedire alle leggi o a commettere reati. Le denunce erano state presentate dal Sindacato dei Militari e dall’Associazione Tripla Difesa. Ma oltre ad aver archiviato quelle accuse, il gip ha concesso quattro mesi di indagini alla Procura per l’eventuale diffamazione citata in precedenza. E, ancora, Vannacci è stato prosciolto dalle accuse di peculato e truffa per cui era stato indagato dalla Procura militare. L’inchiesta riguardava il suo periodo da addetto militare pro-tempore che aveva svolto in Russia, presso l’ambasciata italiana a Mosca, tra il 2021 e il 2022.

Ora Vannacci è atteso da una nuova battaglia, ma questa volta il destino è scritto: il processo ci sarà e dovrà difendersi dalle accuse all’interno dell’aula del tribunale militare. Seguiranno aggiornamenti.

Franco Lodige, 11 ottobre 2024

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