Lo stesso identico modus operandi di dicembre, quando dopo la nomina a Capo dello Stato Maggiore delle Forze operative terrestri era arrivato il procedimento disciplinare. Il generale Roberto Vannacci è ormai abituato alla giustizia ad orologeria e poco sorprende l’inchiesta sulle presunte spese pazze resa nota oggi dal Corriere della Sera. Una vicenda che fa riferimento al periodo di permanenza a Mosca del militare – dal 7 febbraio 2021 al 18 maggio 2022 in qualità di addetto militare italiano: in ordine sparso indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati.
Le tre contestazioni dell’ispezione ministeriali sono già state trasmesse alla magistratura e la procura militare procede per peculato e truffa. L’informativa finale, scrive il Corriere, “evidenzia criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e richieste di rimborso depositate”, che secondo gli ispettori “devono essere valutate dall’autorità giudiziaria”. La giustizia farà il suo corso, ma sorprende il tempismo di queste indagini. Sì, perché tutti sanno che Vannacci sarà uno dei nomi forti della Lega alle elezioni europee, una candidatura che secondo gli esperti può valere il 3 per cento. Non sarà mica questo il problema?
Vannacci ha preferito non commentare la notizia, ma il suo avvocato, Giorgio Carta, ha tenuto a precisare l’assoluta regolarità del suo operato: “Le notizie diffuse oggi dalla stampa riguardo al generale Vannacci risultano fare riferimento a sue attività d’ufficio già accuratamente ricostruibili oltreché del tutto regolari. Ovviamente, nel rispetto del codice dell’ordinamento militare, tutti i chiarimenti del caso saranno forniti nelle sole sedi istituzionali”. Smentite, inoltre, le presunte preoccupazioni per l’inchiesta: “Contrariamente a quanto riportato dai media, il generale Vannacci è assolutamente sereno, continua la sua attività divulgativa e presenterà le proprie considerazioni nelle sedi opportune”.
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Una cosa è certa, questa inchiesta non mina il sostegno della Lega a Vannacci, con buona pace di chi sognava un passo indietro alle europee. “Si tratta della solita inchiesta a orologeria. Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta”, fanno sapere fonti del Carroccio. Ben più muscolare la presa di posizione dell’Osservatorio Militare con il presidente Domenico Leggiero, che parla apertamente di “accuse costruite ad arte”: “Nulla di nuovo, era solo questione di tempo e di ‘opportunità. Momento pessimo per le istituzioni italiane che si dimostrano deboli con i forti e forti con i deboli tradendo addirittura i propri servitori. Ora però a Vannacci dico resisti e non abbatterti. Come diceva Arthur Schopenhauer, ogni verità prima viene ridicolizzata; poi è violentemente contestata; infine viene accettata come ovvia. Vannacci non è solo, e presto se ne accorgeranno”. Seguiranno aggiornamenti, ma ribadiamo: Vannacci va avanti e può contare sul sostegno di tanti, a prescindere dai meccanismi giudiziari.
Massimo Balsamo, 24 febbraio 2024
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