Quindi, per riassumere, arriva l’ennesima variante, di cui allo stato non conosciamo un bel nulla o giù di lì, ma questo è sufficiente agli esponenti più in vista del giornale unico del virus per far scattare l’allarme, utilizzandolo ancora una volta come una clava per costringere il 100% della popolazione a vaccinarsi.
Per costoro non esistono strade alternative alla profilassi dei vaccini, né un preventivo corretto stile di vita per rinforzare il sistema immunitario e né cure adeguate, così come sostiene da tempo l’illustre oncologo Mariano Bizzarri, direttore del laboratorio di Biologia dei Sistemi presso il dipartimento di Medicina sperimentale alla Sapienza di Roma.
L’impressione è che ci stiamo avvitando in una spirale comunicativa che non lascia scampo al pensiero critico, necessario tanto per il progresso democratico che per quello medico scientifico, in cui ad un virus sempre più sovradimensionato sul piano delle conseguenze reali che genera, viene contrapposto un vaccino, fondamentale soprattutto per la componente più fragile della società, che diventa efficace solo ed esclusivamente se tutti, ma proprio tutti, infanti compresi, lo assumano senza limiti nei successivi richiami.
Io credo che su questa strada non andiamo proprio da nessuna parte.
Claudio Romiti, 28 novembre 2021