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Vasco Rossi, dal Roxy bar alle bacche di goji

Vasco Rossi è rimasto malissimo per questo articolo di Max Del Papa. E gli ha dato dello “psicopatico” e “povero pirla”, storpiando poi il mio nome in Nicola “Perro”. Non si capisce più se imita le gaffe di Emilio Fede, o se è sotto l’effetto del whisky bevuto, come le star, al Roxy bar. Tutto sommato, comunque, meglio il Vasco che ci insulta a vanvera, del Vasco pandemicamente corretto, che molla il bottiglione per dedicarsi, da bravo fighetto, agli infusi di bacche di goji alla Versiliana.

Perché, esaurito il Vasco giovane promessa, che cantava della “troia” che era “andata via col negro”; ed escluso che il rocker sia il “solito stronzo”, rimane solo un tristissimo e ordinario  “venerato maestro”.