Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso un’opinione molto critica riguardo alla proposta di aprire in Albania dei centri per l’accoglienza degli immigrati e l’evoluzione del politicamente corretto nella serie animata “I Simpson”.
“Allora ragazzi, vi rendete conto? Noi spenderemo una marea di soldi, una barca di quattrini, soldi che provengono dalle nostre tasche, con cui rifocilleremo l’Albania, i signori albanesi che evidentemente, perché non sono stupidi, fanno un grande affare,” ha detto il conduttore di Radio24 con evidente sarcasmo. “Siamo di fronte a una fregatura galattica. L’Albania non prenderà un solo immigrato, se ne guardano bene ovviamente, dunque è come se ci fosse un’enclave italiana in territorio albanese, con i soldi nostri, che costerà molto di più rispetto a un qualsiasi centro di accoglienze immigrati in Italia,” ha proseguito Cruciani, criticando aspramente la strategia del governo. “Questo è il governo che ha accolto più immigrati nella storia italiana forse, insieme forse a un governo di centrosinistra. L’obiettivo è respingere e non farli partire, non dire: ‘Venite, venite che c’è anche l’Albania che vi può accogliere’. Una follia senza senso. E lo dico io che certamente non sono ostile nei confronti del governo Meloni”, ha concluso il giornalista.
Passando al tema del politicamente corretto, Cruciani ha commentato così Simpson. “Il politicamente corretto ormai trionfa, io vi ho promesso una cosa al giorno ma ce ne vorrebbero molto di più da dire. Homer non strangolerà più il figlio Bart, appunto nei Simpson,” ha detto riferendosi alla decisione di modificare il comportamento violento del personaggio Homer nei confronti del figlio. “Non credo che i padri americani, italiani, mondiali, europei o asiatici prendano spunto da questa serie per strangolare i figli, eppure ci dicono questi signori del politicamente corretto di sta grandissima minchia che i tempi sono cambiati e dunque un padre non può strangolare il figlio. Andate serenamente a fare in culo”.
