Quella del sindaco Brugnaro è una idea geniale: dare un valore a un bene scarso, come Venezia. Ovvero far pagare un “biglietto” ad alcune categorie di turisti, quelli “mordi e fuggi”. L’obbligo di registrarsi, infatti, non varrà né per i residenti del Veneto né per i turisti che hanno una stanza (in hotel o a casa) nella città lagunare.
Ecco come funzionerà.
“Il contributo di accesso – spiega il Comune – è applicato in via alternativa all’imposta di soggiorno e deve essere corrisposto da ogni persona che acceda alla Città antica del Comune di Venezia o alle altre isole minori della laguna, fatte salve le esclusioni o le esenzioni previste. Viene richiesto un solo pagamento per accedere alla Città antica e alle isole minori. I titoli attestanti il pagamento del contributo di accesso o la condizione di esclusione o di esenzione vanno conservati ed esibiti su richiesta al personale preposto ai controlli”. Non dovrà pagare, dunque, chi affitta una stanza di hotel o una casa (paga già la tassa di soggiorno).
Come si prenota e si paga?
“Verrà costituita una piattaforma multicanale e multilingua accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (es.QR-CODE) da esibire in caso di controlli, le fattispecie di esclusione o di esenzione o il pagamento del Contributo di accesso, con tutte le relative informazioni”. Per il momento non sono previsti “varchi” fisici alla stazione, ma in futuro non è da escludere.
Chi è escluso dal contributo di accesso?
- Residenti del Comune di Venezia. Sarà prevista la possibilità di dimostrare la propria condizione esibendo documento di identità dal quale risulti la residenza.
- Chi lavora o accede per lavoro alla Città antica o alle isole minori;
- Studenti che frequentano scuole o istituti della Città antica o nelle isole minori;
- Proprietari di immobili nel Comune di Venezia e il loro nucleo familiare (in regola con il pagamento dell’IMU)
Chi è esentato dal contributo di accesso?
- Chi già corrisponde la Tassa di soggiorno in una struttura ricettiva sita nel Comune di Venezia;
- Domiciliati iscritti nello schedario della popolazione temporanea;
- Chi è nato nel Comune di Venezia
- I bambini di età inferiore a 6 anni;
- I soggetti disabili e un accompagnatore;
- Chi deve accedere per prestazioni sanitarie a strutture sanitarie site nella Città antica del Comune di Venezia e nelle altre isole minori della laguna;
- Chi accompagna degenti presso strutture sanitarie site nella Città antica del Comune di Venezia e nelle altre isole minori della laguna;
- I residenti nella Città metropolitana di Venezia (fino al raggiungimento delle soglie che saranno previste da apposita delibera di Giunta);
- I residenti nella Regione Veneto (fino al raggiungimento delle soglie che saranno previste da apposita delibera di Giunta);
- (…)
- Chi ha affittato per motivi abitativi e non turistici una casa nel Comune di Venezia, compreso il suo nucleo familiare anagrafico;
Si rischia una multa?
Sanzione amministrativa da 50 euro a 300 euro in caso di:
- mancata esibizione dei titoli attestanti il pagamento o l’esclusione/esenzione a richiesta dei preposi ai controlli;
- rilascio di dichiarazioni mendaci al fine di ottenere esclusioni, esenzioni o riduzioni;
- altre violazioni del Regolamento;
- punizione ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia a chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dal Regolamento.
Adesso che sapete come funziona, vi spiego perché, secondo me, è una buona idea (liberale).
Dalla Zuppa di Porro del 1 luglio 2022