Zanzara tigre

“Venite pure ad arrestarmi”. Cruciani confessa in diretta

L’editoriale del conduttore della Zanzara: il caso Salvini e la folle richiesta di sei anni di carcere al processo Open Arms

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha commentato con toni accesi il processo a carico di Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per aver bloccato per alcuni giorni una nave delle Ong carica di migranti di fronte a un porto.

“Abbiamo raggiunto nei giorni scorsi un primato, un unico al mondo, siamo un caso unico al mondo,” ha esordito Cruciani. “Un ministro per aver bloccato per alcuni giorni una nave di migranti delle Ong di fronte a un porto è stato accusato e rischia sei anni di galera. Pensate un po’ per quale reato: sequestro di persona, un reato che spesso si attribuisce ai mafiosi. Vi dovete vergognare, questo lo posso dire chiaramente. Lo so che mi attaccherete, lo so che mi attaccherai, è una richiesta politica, questo è chiaro. Io difenderei chiunque davanti a una richiesta politica di un processo che si annuncia politico, basta leggere le frasi del pm. Venite pure ad arrestarmi“.

Cruciani ha poi continuato rivolgendosi agli oppositori politici: “Voi sinistri dovete capire una cosa: avete fatto un grande regalo, un regalo enorme a Salvini. Avete servito a Salvini su un piatto d’argento un motivo di fare politica nei prossimi mesi, forse nei prossimi anni. Ma vi rendete conto? Nessuno è morto, nessuno ha fatto nulla, e accusate un ministro di sequestro di persona. Sequestro di persona. Ma vergognatevi, vergognatevi, vergognatevi”.

Il conduttore di Radio24 ha poi citato una dichiarazione del cancelliere socialista tedesco, Olaf Scholz: “Essere aperti al mondo non significa che chiunque lo desideri può venire. Noi dobbiamo poter scegliere chi viene nel nostro paese, lo dico molto esplicitamente. È importante gestire l’immigrazione irregolare, noi ridurremo il numero di quelli che arrivano nel nostro paese in maniera irregolare, rimpatrieremo anche quelli che non possono restare”.

Cruciani ha concluso il suo intervento evidenziando una presunta disparità di trattamento tra i diversi Stati europei: “In altri Paesi i respingimenti avvengono in tutti i modi, spesso anche in maniera molto violenta. Esiste un procedimento a carico di qualche ministro francese o spagnolo, tanto per fare un esempio, accusato di violenza o di sequestro di persona nei confronti degli immigrati? No, non esiste, per questo siamo un caso unico con una magistratura che spesso vuole fare politica. Questo è il punto fondamentale”.