Commenti all'articolo Vi spiego la politica della felicità

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rosario nicoletti
rosario nicoletti
31 Gennaio 2021, 10:26 10:26

Inesorabile, ad una certa ora, suona la sveglia. E la realtà è molto diversa dai sogni: l’Europa, che si concretizza in Francia e Germania, è pronta a comandarci ed a spolparci, appena finita la pandemia. Spieghi pure il liberalismo ai Signori Bolloré in giro per il mondo o ai Macron. Il green di questi signori sono i soldi da portare all’industria tedesca, che insieme con i cinesi (che si sono accaparrati il Litio di tutto il mondo), ci riempiranno di costose ed inquinanti (come ricorda Mr. Toyota) macchine elettriche. E sempre sarà il liberalismo di costoro che ci obbligherà a cedere la nostra grande industria alla Francia. Un saluto a tutti.

Gianluca
Gianluca
30 Gennaio 2021, 22:50 22:50

Già, molto meglio il comunismo, che ove realizzato, ha portato alla fraterna convivenza fra le persone (vedi alla voce delatori), all’amore e alla felicità dei popoli, specie quelli oggetto di invasione. Anche la natura è sempre stata rispettata, come a Chernobyl o nel caso del lago d’Aral, unanimemente considerato uno dei più grandi disastri ecologici della storia. Invece di perdere tempo con i tuoi ridicoli commenti, fatti un giretto sul web cliccando su lago d’Aral, magari la smetti di rompere.

Cullà
Cullà
30 Gennaio 2021, 21:46 21:46

Mi trova d’accordo dott. De Filippi sui primi tre quarti dell’articolo, soprattutto sull’ambizioso ma necessario progetto di un nuovo liberalismo. Non sono d’accordo sulla sua visione del Next Generation EU però. In che modo secondo lei una manovra interventista della peggior specie, peraltro con vincoli ideologici che nulla hanno a che vedere con l’effettiva domanda ma pretendono di crearla, di fatto tagliando fuori i non allineati, potrebbe essere il volano di un progetto liberale? Abbiamo bisogno sì di innovazione tecnologica, ma non “green” perché lo dice la EU: ci serve uno stack hardware europeo (processori e ISA), ci serve uno stack telco europeo (apparati, AS e autoritative DNS), ci serve un progetto nucleare europeo per il nuovo secolo. Tutte cose che con le ideologie “green” ed “solidal” non c’entrano nulla, a meno di fare salti mortali carpiati. Abbiamo bisogno di rivedere l’intero sistema scolastico, certo, ma non nel senso burocratico, centralista e revisionista della EU: ci serve libertà scolastica, meritocrazia ed un passaggio da un sistema per titoli ed esami ad uno per barriere d’accesso e valutazione del know-how. Ovvero entra chi si mostra al livello adeguato ed esce chi ha imparato a produrre risultati ottimali facendo. Abbiamo bisogno di rivedere la fiscalità, ma se il modello sono le richieste redistributive della EU siamo peggio che pria. Ci serve un… Leggi il resto »

Kim
Kim
30 Gennaio 2021, 18:57 18:57

Ancora fandonie padronali.
Per loro lo scopo della vita è accumulare beni materiali mediante una crescita illimitata ottenuta attraverso lo sfruttamento senza limiti di tutte le risorse naturali, la speculazione finanziaria e la mercificazione di ogni cosa, il tutto con il più basso investimento possibile, volendo ottenere il massimo del profitto nel minor tempo possibile. La forza propulsiva è la concorrenza spinta dalla propaganda commerciale; il beneficiario finale è l’individuo; la promessa è la felicità in un contesto di materialismo totale.
A questo scopo si appropria di tutto il tempo di vita dell’essere umano, non lasciando alcuno spazio alla gratuità, alla fraterna convivenza tra le persone e con la natura, all’amore, alla solidarietà, alla vita come semplice gioia di vivere. Poiché tali realtà non contano nella cultura del capitale, ma sono quelle che producono la felicità possibile, il capitalismo distrugge proprio quelle condizioni necessarie per ciò che esso stesso propone: la felicità. E quindi non è solo anti-vita, è anche anti-felicità.