2. Secondo. Mentre alimenta una narrativa basata sul “ritorno alla normalità”, sulla “libertà ritrovata”, sulla “fine dell’emergenza”, sulla “endemizzazione” del Covid, il governo si appresta a far entrare a pieno regime le regole più assurde e persecutorie dell’interno mondo occidentale, con la parziale eccezione di Paesi come l’Austria, dove almeno il problema dei no vax è statisticamente rilevante. Basati pensare che, dal 15 febbraio, gli over 50, sottoposti a obbligo di vaccinazione, dovranno esibire il super green pass per lavorare.
Intanto, la carta verde, nella versione base o rafforzata, è richiesta praticamente per qualsiasi attività: ritirare la pensione alle Poste, cenare al ristorante, salire su un treno, finanche andare in edicola. E qui, di nuovo, si palesa il raggiro governativo: il solito Costa, ieri, proclamava soddisfatto che, entro poco tempo, il lasciapassare sarà attenuato. Già: sapete per cosa? Per i luoghi all’aperto in cui non c’è rischio di assembramento, come, appunto, le edicole. Troppa bontà! Ci consentiranno addirittura di andare in un chiosco a comprare il giornale senza il permesso sanitario… Insomma, mentre, di fatto, l’Italia continua a reggersi su un impianto normativo ingiustificabilmente duro e discriminatorio, l’esecutivo presenta un quadro idilliaco di imminenti riconquiste degli spazi di libertà, o di allentamenti di obblighi e divieti spacciati per benefiche elargizioni. Sarebbe questa la “normalità” promessa?