Commenti all'articolo “Vice – L’uomo nell’ombra”: il film manifesto della sinistra intollerante

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ferddinando gallozzi
ferddinando gallozzi
13 Gennaio 2019, 7:54 7:54

Tutti i politici si rassomigliano e chi conosca la storia politica di Lincoln lo sa benissimo . Lincoln ebbe il meito di liberare gli schiavi e porre fine a tale vergogna ma poi li forni di armi per uccidere i bianchi del sud innescando odi e rancori che anche oggi si percepiscono. I suoi metodi, in politica, non furono meno ipocriti di quelli descritti in questo film.

Walt
Walt
8 Gennaio 2019, 11:28 11:28

Raramente non sono d’accordo con Capezzone, da quando è diventato uno di noi. Ma stavolta no, ho visto il film e concordo su quasi tutto quello che ci mostra il regista che, ci rappresenta, purtroppo la realtà, in politica estera, degli USA: Geroge W Bush una specie di idiota al servizio dell’establishment e succube del padre e degli amici del padre. Condoleezza Rice e Colin Powel (con la sua fialetta di antrace) due incapaci negri di casa (secondo la definizione di Malcom X) pronti a fare il lavoro sporco richiesto dai padroni (cosa che poi continuerà a fare Barak Obama) e, infine Dick Cheney un’intrallazzatore di Whasington, lobbysta ed ex dipendente dell’Halliburton, fondatore, con altri esponenti della destra ultraconservatrice statunitense, il Project for a New American Century (Progetto per un nuovo secolo americano), il cui ruolo è stato determinante nella decisione di dichiarare guerra all’Iraq. Noto per la sua dottrina dell’un per cento: «se esiste un per cento di probabilità che qualcosa costituisca una minaccia, gli Stati Uniti sono tenuti a reagire come se la minaccia fosse certa al cento per cento», giustificando con ciò l’invasione dell’Iraq, e tra i più accesi sostenitori della Seconda guerra del Golfo del 2003, dietro la falsa accusa di possesso di armi di distruzione di massa da parte del regime iracheno. Nel novembre del… Leggi il resto »

montezuma
montezuma
7 Gennaio 2019, 18:32 18:32

Insisto. La sinistra radicale non intende rendere l’onore delle armi quando viene sconfitta. Fa di tutto per screditare l’avversario anche con i metodi più subdoli. Inutile sperare in un minimo di onestà intellettuale, ma quando mai!

Valter
Valter
7 Gennaio 2019, 18:01 18:01

Non mi sembra una peculiarità americana. Quella che viene definita “character assassination”, ovvero la demonizzazione dell’avversario politico, fa parte della storia umana. C’è però da dire che nessuno come i comunisti ha portato ai massimi livelli l’applicazione di questo metodo nella lotta politica: Stalin è stato maestro in questo campo. La sinistra, comunque declinata, alla russa, all’italiana, all’americana o alla cinese, ha da sempre adottato il metodo per il semplice motivo che, nutrendosi di ideologia, ritiene come ogni fede fanatica che qualunque mezzo debba essere usato contro chi non si converte. Insomma è la versione laica della santa inquisizione.

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
7 Gennaio 2019, 17:37 17:37

Per capire questo film bisogna prima avere una visione della socieá americana. La gran massa é ignorante fino al punto di non avee neanche buon senso. Ho lavorato con americani per oltre 20 anni e ci vissi tre anni al tempo degli UFO deil’invasione di marziani, ricordatevi il panico generato dalla trasmissione di Orson Wells, e di nemici comunisti . É un paese che ha avuto parecchie crisi finanziarie e nel quale la massa é cresciuta al suono delle prediche di evangelisti assetatt di soldi che predicavano fHell Fire and Brimstone, é un paese che ha bisogno di un nemico e vota per un politico che glielo da. ñE un paese dove la gente é martellata da una continua propaganda per invogliare a comprare e cosí invece di eleggere, ovvero fare una scelta intelligente, comprano un presidente, come un prodotto, a cui hanno costruito una immagine ed hanno dato molti soldi per la sua propaganda, e se il prodotto é scadente non c’é garanzia, e hanno avuto un george W. Bushh che in veritá non fu l’unico presidente mediocre. La prova sta che il migliore negli ultimi 70 anni fu Truman che ci arrivó per la morte di quello che era denominato roosvelt minor. Dunque un americano comunee che vede complotti minacciosi, e ha furie religiose che dominano la lotta… Leggi il resto »

Gianfranco Pacini
Gianfranco Pacini
7 Gennaio 2019, 15:15 15:15

Daniele Capezzone non scrive, scolpisce! Complimenti! Nel presentare il film ci offre la sintesi di personaggi famosi ma, dal grande pubblico, poco conosciuti. Espressioni come: “drammi da tinello, cinquantenni spaesati, modeste crisi esistenziali” sono da antologia.
Complimenti
G. Pacini

P.S. Non sono un parente.

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