Commenti all'articolo Vincent Lambert, una storia dei nostri tempi

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Henri Courivaud
Henri Courivaud
4 Giugno 2019, 22:54 22:54

Cher Monsieur, Je suis désolé : je n’écris pas suffisamment en italien pour commenter ce sujet difficile. Mais un ami vous aidera sûrement à comprendre ce que je vais vous dire. L’affaire Lambert pose un vrai problème de déontologie que le Conseil d’Etat (Consiglio dello Stato) a foulé aux pieds. Je m’explique : pour savoir si l’on peut maintenir en vie M. Lambert, le Conseil d’Etat s’appuie AVANT TOUT sur des procédures administratives en vigueur dans les hôpitaux. Ce qui compte pour cette juridiction administrative, c’est que “les formes administratives soient respectées”. Si ces formes aboutissent à mettre à mort un patient comme M. Lambert, ce n’est pas grave, pour le Conseil d’Etat, dès l’instant qu’elles sont respectées. On appelle cela “le contrôle minimum” exercé par les tribunaux administratifs en “contentieux administratif”. Que dans l’accomplissement des formalités administratives, participent des médecins qui pourtant doivent respecter “le serment d’Hippocrate'” (c’est leur déontologie FONDAMENTALE) avant même d’appliquer les règlements des centres hospitaliers, et bien alors, ces médecins doivent agir comme des fonctionnaires qui sont là pour respecter les formes avec l’appui d’une hiérarchie fût-elle hospitalière. C’est ce que veut le Conseil d’Etat. Cette façon de pensée est catastrophique, vous en conviendrez très vite. Elle est non seulement contraire à la déontologie, car on ne doit pas réduire les médecins à un rôle… Leggi il resto »

Orlo
Orlo
22 Maggio 2019, 13:24 13:24

La rilevanza medica,acquisita da autopsie,indica il cervello ridotto dopo 6 mesi da un coma vegetativo cronico non reversibile, di ben l’80% dei suoi neuroni.
Il cervello di Terry Schiavo risultò pesare 600 grammi.
Se per colpa di un tale accanimento terapeutico uno di coloro che si ergono a interpreti di una visione religiosa alquanto discutibile,dovesse avere un propio figlio o nipote nn possibilitato di ricovero per mancanza di posti(tra cui uno occupato da un involucro umano)dopo un’incidente grave e per tale indisponibilità dovesse essere portato in una struttura più lontana facendo si che lo stesso deceda nel viaggio,oltremodo venendo a sapere che il tale decesso si poteva evitare se il prolungamento nn fosse stato attuato…come si porrebbe nel dibattito?

Sandra
Sandra
21 Maggio 2019, 17:42 17:42

Con totale rispetto per la triste vicenda, mi rivolgo al giornalista che ha scritto l’articolo. Ma lei è mai stato in un ospedale? Io si. Ha mai avuto un suo caro rimasto invalido? Io si. Incidenti, ictus, malattie degenerative, tumori incurabili e la lista la chiudo qui. I tuoi cari te li rispediscono a casa in pochi mesi e ti devi arrangiare, una tragedia oltre che umana, economica inaudita, oltretutto nella totale solitudine di queste famiglie distrutte e abbandonate a se stesse. E stiamo a parlare di una persona in stato vegetativo da 10 anni tenuto in vita attaccato a delle macchine in ospedale? Molte mamme e papá i loro figli disabili se li accarezzano a casa loro senza nessun aiuto dallo stato, nella totale solitudine.

maria
maria
21 Maggio 2019, 16:26 16:26

In definitiva i commentatori sono d’accordo con Hitler e il programma nazista eutanasico. Si sosteneva il costo dannoso e inutile per lo Stato dell’assistenza a disabili, minorati, malati incurabili e di conseguenza si decise di sopprimerli d’autorità. La stessa cosa che fa adesso con Lambert lo Stato francese. Anche sull’eugenetica l’Europa democratica dà ragione al nazismo, usando la tecnologia moderna: l’ecografia in gravidanza e la diagnosi preimpianto. Così ci stiamo liberando dei down, quelli per i quali in Francia sui muri si invocava l’uccisione insieme all’illustre genetista che li difendeva: “A morte Lejeune e i suoi mostriciattoli”. Perché mai allora si strilla in modo isterico contro il nazismo, male assoluto?

carlottacharlie
carlottacharlie
20 Maggio 2019, 22:34 22:34

Ho visto le foto di Vincent, i suoi occhi non sono spenti, esprimono di capire cosa si agita attorno lui. Credo che in alcune parti del mondo chi ti deve curare è diventato assassino a sangue freddo senza ragione, perchè chi non può esprimersi ma è vivo e presente è un peso per la società, fa rabbrividire ed aver paura di dare possibilità alle bestie che tutto mettono sul piano economico. Ricordo tanti anni fa quando qualcuno, lungimirante, paventava il momento in cui avremmo ucciso chi era impossibilitato badare a se stesso. Pareva una bestemmia e tutti dicevano: Mai! Noi che conoscevamo il mondo e gli umani riflettemmo e ci parve non tanto assurdo. Personalmente non ho paura della morte, ero preoccupata a che non mi accadesse quando avevo i miei tanti figli piccoli, già che dovevo convivere con un difetto cardiaco presente già alla mia nascita e mi sarebbe dispiaciuto non poter dare alla mia ciurma l’impronta ad essere intelligenti, non subire le angherie, buoni e gentili d’animo, la consapevolezza di se stessi e cercare la propria strada con correttezza e voglia di fare. Oggi tutti loro sono grandi, e grandi persone per quello che possiedono dentro di loro. La morte, come quando non ero mamma, ancora oggi non mi fa paura, ho vissuto ed ho cercato di spendere… Leggi il resto »

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
20 Maggio 2019, 21:51 21:51

QuIn un casosimilare fui coinvolto quasi 50 anni fa. Unfamiliare stretto fu ricoverato di urgenza in una clinica dove gli fu diagnosticato un cancro polmonare che gia si era sparso ” dai piedi alla testa” come disse il medico, “non possiamo evitare la morte e perció non le applicaremo nessuna cura solo tratteremo con umanitá fino al termine. Ricordatevi che sta occupando un posto dove potremmo essere piu utili a un’altro ammalato.Accettammo il verdetto e gli fummo vicino per il mese finale.