Guardate che ce lo ricordiamo questo articolo porta sfiga…
Nero
28 Ottobre 2020, 18:04 18:04
Oggi è a 3.287,63. Quindi bisogna sperare che questo articolo non sia profeta di sventura ahah
Flavio Pantarotto
27 Ottobre 2020, 8:10 8:10
Guardo il Sig. Biden e penso: “Beh, l’importante è partecipare”.
Le coalizioni che sanno di non poter vincere le elezioni candidano
un personaggio che non abbia nulla da perdere, al quale una sconfitta
non “bruci” una promettente carriera. Da sempre, dappertutto.
A Presidente della Repubblica verrà candidata anche l’On. Bonino,
ed alle amministrative di Roma l’uscente Raggi.
Come Biden, non hanno nulla da perdere.
Davide V8
27 Ottobre 2020, 1:47 1:47
Amy Coney Barrett confermata alla corte suprema.
La nuova maggioranza conservatrice (ora erano 4-4, poichè Roberts era più liberal che conservatore) sarà un fatto fondamentale dalla prossima settimana agli anni a venire.
Sarà fondamentale per le elezioni, dato che ci si aspettano fortissime polemiche sui brogli relativi al voto per posta, che Trump ha rilanciato già stasera.
Non è affatto da scartare l’ipotesi che l’esito possa essere incerto, contestato e deciso, di fatto, dalla corte suprema.
In tal caso, non aspetto altro che sentire i sinistri parlare di “stato di diritto”, di “rispetto per le istituzioni”, e quant’altro: concetti che ovviamente affermano quando tali organi sono spudoratamente in mano loro, ma che ovviamente ora negheranno.
–
Dopo, sarà fondamentale se Biden ed i democratici vinceranno, perchè vorranno scardinare ciò che è rimasto degli Usa, secondi solo a Roosevelt, e la corte suprema spesso sarà l’unico argine.
Se poi decideranno di forzare la mano, cambiandone il numero dopo 150 anni per farla diventare un organo politico in mano loro, be’, qualsiasi scenario diventa plausibile di fronte ad un atto eversivo di tale portata.
Davide V8
27 Ottobre 2020, 0:32 0:32
Secondo me no, stavolta non decideranno gli indici azionari.
La situazione odierna è del tutto fuori dalla normalità, per cui il sentiment economico conta ma fino ad un certo punto.
La polarizzazione è ad un livello mai visto (il rispetto istituzionale per il presidente c’era sempre stato, ora non più), tanto che una guerra civile, di cui abbiamo avuto un assaggio gli scorsi mesi coi manifestanti pacifici e democratici a spaccare tutto, è un rischio concreto.
La partita è tra due schieramenti che credono che gli altri siano, letteralmente e non figurativamente, dei veri criminali.
Mobius
26 Ottobre 2020, 19:03 19:03
Io tengo per Trump. Per certi versi mi ricorda Ronald Reagan, che fu un grande presidente. The Donald non sarà altrettanto grande, ma è sulla stessa lunghezza d’onda.
Guardate che ce lo ricordiamo questo articolo porta sfiga…
Oggi è a 3.287,63. Quindi bisogna sperare che questo articolo non sia profeta di sventura ahah
Guardo il Sig. Biden e penso: “Beh, l’importante è partecipare”.
Le coalizioni che sanno di non poter vincere le elezioni candidano
un personaggio che non abbia nulla da perdere, al quale una sconfitta
non “bruci” una promettente carriera. Da sempre, dappertutto.
A Presidente della Repubblica verrà candidata anche l’On. Bonino,
ed alle amministrative di Roma l’uscente Raggi.
Come Biden, non hanno nulla da perdere.
Amy Coney Barrett confermata alla corte suprema.
La nuova maggioranza conservatrice (ora erano 4-4, poichè Roberts era più liberal che conservatore) sarà un fatto fondamentale dalla prossima settimana agli anni a venire.
Sarà fondamentale per le elezioni, dato che ci si aspettano fortissime polemiche sui brogli relativi al voto per posta, che Trump ha rilanciato già stasera.
Non è affatto da scartare l’ipotesi che l’esito possa essere incerto, contestato e deciso, di fatto, dalla corte suprema.
In tal caso, non aspetto altro che sentire i sinistri parlare di “stato di diritto”, di “rispetto per le istituzioni”, e quant’altro: concetti che ovviamente affermano quando tali organi sono spudoratamente in mano loro, ma che ovviamente ora negheranno.
–
Dopo, sarà fondamentale se Biden ed i democratici vinceranno, perchè vorranno scardinare ciò che è rimasto degli Usa, secondi solo a Roosevelt, e la corte suprema spesso sarà l’unico argine.
Se poi decideranno di forzare la mano, cambiandone il numero dopo 150 anni per farla diventare un organo politico in mano loro, be’, qualsiasi scenario diventa plausibile di fronte ad un atto eversivo di tale portata.
Secondo me no, stavolta non decideranno gli indici azionari.
La situazione odierna è del tutto fuori dalla normalità, per cui il sentiment economico conta ma fino ad un certo punto.
La polarizzazione è ad un livello mai visto (il rispetto istituzionale per il presidente c’era sempre stato, ora non più), tanto che una guerra civile, di cui abbiamo avuto un assaggio gli scorsi mesi coi manifestanti pacifici e democratici a spaccare tutto, è un rischio concreto.
La partita è tra due schieramenti che credono che gli altri siano, letteralmente e non figurativamente, dei veri criminali.
Io tengo per Trump. Per certi versi mi ricorda Ronald Reagan, che fu un grande presidente. The Donald non sarà altrettanto grande, ma è sulla stessa lunghezza d’onda.