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Virus: basta panico e tamponi a tappeto - Seconda parte

Molto bene: lo si faccia. E si faccia il possibile per presìdi agili sui territori, per tracciare eventuali nuove filiere di contagio, e anche per consigliare o disporre quarantene individuali (brevi e miratissime, secondo modelli sperimentati in Corea del Sud e altrove). Ma lo si faccia nella normalità, nell’ordinarietà, senza fanfara e senza grancassa mediatica.

Se invece ogni singola azione, ogni singolo atto (pure un tampone a chi scende da un traghetto) diventa una specie di odissea, una tragedia mediatica, con tanto di paginate-dirette-psicodrammi, l’unico risultato possibile sarà quello di fare definitivamente a pezzi l’economia di un paese. Con buona pace dei fantomatici “rimbalzi” ottimisticamente pronosticati dal ministro Roberto Gualtieri.

Daniele Capezzone, 24 agosto 2020

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