Così lo spiegava Laffer in diretta, mentre era tra i consiglieri che elaboravano la drastica riduzione trumpiana di 15 punti delle imposte sulle imprese, accompagnata da una convinta deregulation: “La funzione di stimolo all’economia sarà notevole, le aziende investiranno, assumeranno, pagheranno meglio i dipendenti”. È quello che sta avvenendo: in America c’è la sostanziale piena occupazione, il Pil e i salari continuano a crescere. Laffer è anche la dimostrazione fisica che Trump non è quell’alieno populista rispetto alla tradizione repubblicana che ci hanno raccontato gli inviati (dai loro salotti) dei giornaloni nostrani, ma all’opposto è il punto di arrivo di una storia coerente nella destra americana. Semplificandola: meno tasse, più ricchezza, più libertà.
Giovanni Sallusti, 20 giugno 2019