Non c’è molto da meravigliarsi, la contrapposizione manichea è la quintessenza di ogni ideologia, compreso l’ultima ideologia sopravvissuta, il politically correct anti-occidentale. Qui non sappiamo se i sei reprobi non si siano genuflessi per libero convincimento (esisterebbe ancora questa quisquilia, nella nostra società aperta, la libertà di decidere se intonare il coro mainstream o no, per quanto turbi il sonno di Roncone e di Marchisio), per incomprensione dell’agenda liberal globale (che ci starebbe pure, sono pagati per correre, pressare e buttare in rete un pallone, e lo stanno facendo pure bene), per indolenza disimpegnata (che ci starebbe pure anch’essa, risulta ancora legittimo anteporre le partite alla Play Station ai dogmi della Chiesa progressista). Quello che conta, è che l’hanno fatto. Sono rimasti in piedi. Impedendo l’unanimismo, la stortura filosofica ed estetica della nazionale del pensiero unico. Applausi.
Giovanni Sallusti, 21 giugno 2021