Commenti all'articolo Vogliono abbattere le statue di Gesù Cristo

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Fabio
Fabio
28 Giugno 2020, 19:57 19:57

Credo che questi personaggi siano pericolosi e, anziché ridurre il razzismo, lo aumenteranno a livello esponenziale. Se Gesù fosse stato nero e gli apostoli anche, andrebbe tutto bene? Questa mentalità perniciosa rischia di scatenare odi razziali in ambedue i sensi. Dovrebbero porsi delle domande, ad esempio per quale ragione i bianchi hanno avuto un’evoluzione e i neri no, perché non hanno mai saputo difendere le loro terre e le loro cose dal depredaggio dei bianchi, il perché ancora oggi l’Africa abbia bisogno del mondo per vivere. Tutta colpa dei bianchi? Ai bianchi nessuno ha regalato mai nulla, se hanno depredato, schiavizzato, conquistato, è solo perché i neri li hanno lasciati fare, non si sono mai ribellati a tali nefandezze. Ora è tardi, il loro rischia di diventare non un movimento giustizialista, bensì un attacco all’occidente e alla sua cultura millenaria e non credo proprio che ne abbiamo il diritto.

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
27 Giugno 2020, 18:07 18:07

Sig. ORLO,
credo che lei abbia capito male: io ho detto chiaramente che l’ annessione del Tibet e’ un atto gravissimo, da condannare senza appello.
Chi si e’ detto ripetutamente “amico” dei cinesi e’ stato proprio lei.
O vuole di nuovo -renzianamente- cambiare le carte in tavola? Ricordo anche distintamente, che aggiunse che non molti, in IV, condividono le sue tesi filocinesi.
Ma, mentre la Cina ha annesso il Tibet, gli USA non hanno annesso le nazioni di cui hanno sconfitto i dittatori, ma hanno insegnato loro la democrazia e donato i mezzi economici per implementarla.
Se lei non capisce la differenza, non so che farci.

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
25 Giugno 2020, 18:47 18:47

Gentile sig. Lister, non ho capito il suo commento. Puo’ tradurlo in parole? Sig. Lo Surdo, io non sono cristiano. Non so di cosa lei parli. Mi auguro che, come dice lei, i musulmani non vincano, proprio perche’, mentre oggi posso permettermi di non essere cristiano, con quella teppaglia sarei costretto a farmi musulmano. E non potrei dire che Maometto era un pedofilo, mentre posso dire di Cristo tutto quel che mi passa per la mente. Sig. Orlo, non conosco l’ origine del detto: forse vuol dire semplicemente lavorare da schiavo, senza alcun riferimento alla produttivita’ di quel tipo di lavoro. Il lavoro degli schiavi e’ notoriamente meno produttivo di quello salariato, perche’ priva della liberta’ e non contiene incentivi. Se lei legge qualche libro sui regni barbarici in italia, si accorgera’ della decadenza in cui versava la penisola. Mi rifiuto di consideare un paese “civile” sia l’ antica Persia che l’ odierno Iran, sempre e coltanto un regime assoluto e tirannico. Con gran fatica ebbe ragione della piccola Grecia, ma quando incontro’ una vera macchina militare -con Alessandro- si sbriciolo’ in mille pezzi. Se lei preferisce la teocrazia terrorista e antisemita degli aytollah iraniani alla democrazia USA, non so che farci. Qui, grazie ai giovani americani morti per combattere il nazifascismo, puo’ dire peste e corna degli americani; provi… Leggi il resto »

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
25 Giugno 2020, 12:41 12:41

Il sig. Lo Surdo dice cose molto interessanti, e storicamente vere, sul cristianesimo e sulle “mescolanze”. E’ vero che il messaggio di Gesu’ invase l’ Impero romano -fu anche una delle cause della sua caduta- e che gli Ebrei dettero e danno un grandissimo impulso alla Civilta’ Occidentale. Dove pero’ sbaglia, e’ quando sostiene che qualunque invasione e ogni multiculturalismo rappresenti, ipso facto, un “progresso”. Il cristianesimo “vinse” in maniera relativamente facile -al netto di persecuzioni molto amplificate per ragioni “propagandistiche”- perche’ l’ Impero era gia’ minato dall’ interno e perche’ si fece portatore di una morale superiore alla dura lex dei romani. L’ etica cristiana e’ piu’ “civile” di quella romana. Quando la Chiesa rivendica la liberta’ di religione di fronte all’ Imperatore, rivendica per la prima volta la liberta’ dell’ individuo nei confronti dello Stato, ma non la rivendica come Spartaco con la violenza delle armi, bensi’ con l’ esempio del sacrificio, con la testimonianza non violenta della propria vita. Per i Romani questo fu uno shock, un messaggio sconvolgente. Al contrario, l’ invasione dei barbari, provoco’ un passo indietro, secoli di imbarbarimento, di buio culturale. Solo quando i barbari assimilarono la cultura di Roma, ricomincio’ una fase di progresso: il barbaro Carlo Magno e’, a tutti gli effetti, un sovrano che rinnova i fasti dell’ eta’ felice… Leggi il resto »

G. Villera
G. Villera
25 Giugno 2020, 0:37 0:37

Martin Luther King ha detto che le persone come Shaun King sono dei razzisti, quando ha detto che razzismo è giudicare due persone in modo diverso solo a causa del colore della loro pelle. Insultare tutti i bianchi solo per il colore della loro pelle: questo è razzismo.

Saverio Losurdo
Saverio Losurdo
25 Giugno 2020, 0:02 0:02

Per Lister

“Joseph Georg Strossmayer vescovo di Diakovar (Croazia), pronunciato durante il Concilio Vaticano I (1870) per contestare il dogma sulll’infallibilità papale che Pio IX, con l’acqua alla gola e i bersaglieri alle porte, stava per promulgare.

“Il papato alla luce della storia e della Scrittura” p.8, Ed. Sentieri diritti. Roma 1981

L’apostolo Paolo non menziona in nessuna delle sue lettere il primato di San Pietro. Se tale esisteva, se in una parola la chiesa aveva nel suo corpo un capo supremo, infallibile nell’insegnamento, avrebbe il grande apostolo dei Gentili trascurato di farne menzione? Ma che dico! Avrebbe dovuto scrivere una lunga lettera attorno a questo importantissimo soggetto. Quando veniva eretto l’edificio della nostra Dottrina poteva essere dimenticato il fondamento, l’architrave?

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Per secoli nessuno ha mai osato mettere in dubbio che San Pietro fu il primo Vescovo di Roma e qui venne martirizzato sotto la persecuzione di Nerone del 64 d.C.
Pochi tuttavia sanno che non esistono prove storicamente e filologicamente sostenibili che ciò sia avvenuto, che tutta la tradizione che ha tramandato tale venuta si è formata oltre un secolo dopo i fatti e che in Turchia e Siria esiste una tradizione ugualmente solida che attesta che Pietro operò tra la Palestina e la Siria, dove morì come Vescovo di Antiochia."