Commenti all'articolo Vogliono far passare per pazzi i difensori della libertà
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29 Commenti
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Tullio Pascoli
25 Marzo 2024, 11:13 11:13
In Italia il liberalismo non è capito ed è discriminato, immaginarsi il movimento libertario. Autori come Frédéric Bastiat e Bruno Leoni sono totalmente ignorati, mentre all’estero se ne leggono le opere; perfino Ayn Rand è sconosciuta; purtroppo, qui vanno di moda le idee del deleterio Gramsci…
ANTICOMUNISTA
24 Marzo 2024, 18:07 18:07
Ma creare un partito liberale e libertario (oggi non rappresentato da alcuna forza politica nel desolante panorama italiano) non sarebbe un’idea? Aggregherebbe gran parte dell’astensionismo, tutti quei cittadini delusi dagli attuali politici inetti…
Flavio Pantarotto
23 Marzo 2024, 18:06 18:06
L’Italia funziona come uno Stato fantoccio Creato dai Savoia per salvarsi dalla bancarotta.
Un branco di schiavi da frustare e sfruttare finché crepano, poi li si cambierà con quelli che scendono dalle barche.
Scuola francese.
Parigi l’ha fatto in Africa,
Savoia qui.
Perde tempo chi
Tommaso_Ve
23 Marzo 2024, 17:50 17:50
Un po’ meno utopia e un po’ più di realismo. Mi piacerebbe definire uno stato snello, mai intrusivo e garantista. L’errore più grossolano è l’autoreferenzialità della magistratura, che, di fatto, procrastina se stessa senza l’intervento democratico. Parliamo di questo: come affamare le bestie…
David
23 Marzo 2024, 17:11 17:11
se volete la libertà incondizionata andate a vivere nella giungla insieme alle scimmie, invece come esseri umani troviamo la nostra realizzazione come individui solo all’interno di una società civile regolata da leggi. La forma di governo poi conta relativamente
Fabry
23 Marzo 2024, 16:58 16:58
L’unico contesto dove si è realizzata l’utopia di cui si parla, è l’ America degli esordi. Solo perchè la vastità del territorio e i mezzi allora limitati, non permettevano allo “stato” la pervasività che conosciamo. Quello l’humus che ne ha sancito la costituzione. Poi lo stato è arrivato anche li.
In Italia il liberalismo non è capito ed è discriminato, immaginarsi il movimento libertario. Autori come Frédéric Bastiat e Bruno Leoni sono totalmente ignorati, mentre all’estero se ne leggono le opere; perfino Ayn Rand è sconosciuta; purtroppo, qui vanno di moda le idee del deleterio Gramsci…
Ma creare un partito liberale e libertario (oggi non rappresentato da alcuna forza politica nel desolante panorama italiano) non sarebbe un’idea? Aggregherebbe gran parte dell’astensionismo, tutti quei cittadini delusi dagli attuali politici inetti…
L’Italia funziona come uno Stato fantoccio Creato dai Savoia per salvarsi dalla bancarotta.
Un branco di schiavi da frustare e sfruttare finché crepano, poi li si cambierà con quelli che scendono dalle barche.
Scuola francese.
Parigi l’ha fatto in Africa,
Savoia qui.
Perde tempo chi
Un po’ meno utopia e un po’ più di realismo. Mi piacerebbe definire uno stato snello, mai intrusivo e garantista. L’errore più grossolano è l’autoreferenzialità della magistratura, che, di fatto, procrastina se stessa senza l’intervento democratico. Parliamo di questo: come affamare le bestie…
se volete la libertà incondizionata andate a vivere nella giungla insieme alle scimmie, invece come esseri umani troviamo la nostra realizzazione come individui solo all’interno di una società civile regolata da leggi. La forma di governo poi conta relativamente
L’unico contesto dove si è realizzata l’utopia di cui si parla, è l’ America degli esordi. Solo perchè la vastità del territorio e i mezzi allora limitati, non permettevano allo “stato” la pervasività che conosciamo. Quello l’humus che ne ha sancito la costituzione. Poi lo stato è arrivato anche li.