Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esordito commentando le follie politicamente corrette che hanno preso nel mirino la Cappella Sistina ed il celebre “Ladies and Gentlemen”: “Allora ragazzi io davvero non ne posso più. Sono sull’orlo di un precipizio. Sono sull’orlo di una crisi di nervi assoluta. Ho sentito da qualche parte che una scrittrice americana, che ha anche un grande seguito nelle comunità femministe di sinistra, dice che la Cappella Sistina è razzista. «Il Dio è rappresentato come un suprematista bianco, così come la creazione di Adamo, Dio è bianco, Davide è bianco e gli angeli sono bianchi. La perfetta convergenza della supremazia bianca e del patriarcato». Il capolavoro di Michelangelo definito come la cappella sistina razzista. A questo siete arrivati, a farci il lavaggio del cervello. Le cose del passato vanno cancellate. Nel frattempo in Gran Bretagna, a Westminster, Non si può più dire “Ladies and Gentlemen” perché secondo alcuni imbecilli “Ladies and Gentlemen” discriminerebbe chi non si sente né lui né lei”.
Cruciani ha poi rivolto un abbraccio a Maurizio Molinari per quanto successo ieri all’Università di Napoli Federico II: “Il direttore del quotidiano La Repubblica ha fatto la stessa fine che ha fatto il signor David Parenzo. Anzi, Parenzo ha potuto dire qualche parolina l’altro giorno in un’università italiana che ormai sembra essere preda di gruppi estremisti che non hanno niente a che fare con quell’università. Non hanno nulla a che fare con lo studio, con la democrazia e con la discussione che dovrebbe esserci all’interno dell’università. Questi signori hanno impedito di parlare ad una persona che peraltro non avrebbe mai parlato della guerra in Medio Oriente. Hanno comunque fatto saltare un convegno perché dicono «fuori i sionisti dall’università». Pazzesco. Allora io dico una cosa: cari signori che avete impedito di fare un discorso all’interno di un’università, quell’università non è vostra. Non è di vostra proprietà l’università. È nostra, di noi che paghiamo le tasse e voglio vedere quanti di voi le pagano le tasse per contribuire a quell’università”.
Cruciani ha poi concluso il suo editoriale di inizio trasmissione commentando l’ultime gesta di Fleximan: “Terza cosa, pare che Fleximan abbia colpito ancora: in Trentino un autovelox è stato distrutto con una sega circolare. Era tarato a 70 km, installato solo il 7 febbraio scorso. È durato meno di un gatto in tangenziale. Sapete quanto abbia i vari Fleximan nel cuore, dunque non dico niente”.