Il crollo immobiliare sarà propedeutico al nuovo ordine sociale nascente basato sul ridimensionamento della proprietà privata e dell’iniziativa economica privata. I lavoratori dipendenti saranno al settanta per cento in smart working permanente con contestuale aumento salariale perequativo dell inflazione a partire dal 2002 per il recupero del passaggio lira euro.
Andrea Gasparini
26 Agosto 2020, 18:57 18:57
Beh speriamo
che la crisi del 2008 abbia insegnato almeno qualche cosa.
Quante centinaia di miliardi di dollari in strumenti derivati collegati al mercato immobiliare circolano ancora?
Marcoc74
26 Agosto 2020, 8:20 8:20
Quando una rivoluzione non porta ad un aumento del benessere di vita delle masse, ma ad un arricchimento di pochi è una rivoluzione da non attuare.
Ci stiamo avviando verso una società distopica basata su tecnologia, robotica, I. A. e distanziamento sociale.
Ma l’essere umano è un animale sociale e non può non soffrire di una situazione del genere.
Ci stanno facendo credere che la tecnologia, robotica e I. A. ci faranno vivere in un mondo ideale, ma la realtà è l’esatto contrario, secondo me : tutto ciò porterà alla fine dell’umanità se non ci riprendiamo immediatamente le nostre vite all’aria aperta, in compagnia, sporcandosi le mani in lavori manuali e smettendola di rincoglionirci con social e video games.
Andrea Salvadore
25 Agosto 2020, 19:41 19:41
Dietro l’angolo c’é qualcosa di peggio ed é il crollo inevitabile di un mondo finanziero basato su una montagna di denaro regalato da banche centrali per coprire vuoti esistenti e creando así un vuoto toto maggiore che prima o dopo presenterá i suoi conti alla societá.
Non si potrá arivare a un equilibrio tra lavoro e benestare sociale senza la cancellazione dei dei debiti pubblici e questo porterá a una guerra e distruzione come non ci abbiamo mai sognato. Mi sembra che un ritorno a un ciclo di ricchezza e sistruzione come prevedeva ibn Khaun basandosi sulla sua esperienza nel Nordafrica dei suoi tempi.
lux
25 Agosto 2020, 18:15 18:15
Caro Porro quello che dice è vero. D’altronde il virus non ha fatto altro che consolidare anticipandolo un trend chiaramente presente nell’aria. Il punto è che il lavoro manuale dequalificato ha e avrà sempre minor valore. Le delocalizzazioni produttive di mano d’opera avranno sempre meno senso. La pervasività tecnologica è presente ed attiva. Occorre pensare ed imitare modelli produttivi nuovi. E’ già successo con la prima rivoluzione industriale. Senza farla lunga (e si potrebbe), mi chiedo: dov’è l’AMAZON made in Italy? dov’è la GOOGLE o APPLE italiana? la tecnologia è chiara e facile da replicare. Io non credo che in prospettiva l’Italia del made-in-Italy artigianale e fatto ad opera d’arte basti. L’agricoltura ed il turismo d’eccellenza aiutano certo. Ma ci vuole di più, un colpo d’ala tecnologico, creativo e veloce.
Pigi
25 Agosto 2020, 17:56 17:56
… i nuovi grattacieli, e gli uffici commerciali colpiti dallo smart working perdano di valore, è dietro l’angolo …
Va beh.
Li buttiamo giù, e ci costruiamo tante villette dove gli addetti allo smart working possano lavorare comodamente.
Ci perderanno banche, assicurazioni, uffici commerciali e anche le pubbliche amministrazioni che hanno costruito questi orrori.
Il crollo immobiliare sarà propedeutico al nuovo ordine sociale nascente basato sul ridimensionamento della proprietà privata e dell’iniziativa economica privata. I lavoratori dipendenti saranno al settanta per cento in smart working permanente con contestuale aumento salariale perequativo dell inflazione a partire dal 2002 per il recupero del passaggio lira euro.
Beh speriamo
che la crisi del 2008 abbia insegnato almeno qualche cosa.
Quante centinaia di miliardi di dollari in strumenti derivati collegati al mercato immobiliare circolano ancora?
Quando una rivoluzione non porta ad un aumento del benessere di vita delle masse, ma ad un arricchimento di pochi è una rivoluzione da non attuare.
Ci stiamo avviando verso una società distopica basata su tecnologia, robotica, I. A. e distanziamento sociale.
Ma l’essere umano è un animale sociale e non può non soffrire di una situazione del genere.
Ci stanno facendo credere che la tecnologia, robotica e I. A. ci faranno vivere in un mondo ideale, ma la realtà è l’esatto contrario, secondo me : tutto ciò porterà alla fine dell’umanità se non ci riprendiamo immediatamente le nostre vite all’aria aperta, in compagnia, sporcandosi le mani in lavori manuali e smettendola di rincoglionirci con social e video games.
Dietro l’angolo c’é qualcosa di peggio ed é il crollo inevitabile di un mondo finanziero basato su una montagna di denaro regalato da banche centrali per coprire vuoti esistenti e creando así un vuoto toto maggiore che prima o dopo presenterá i suoi conti alla societá.
Non si potrá arivare a un equilibrio tra lavoro e benestare sociale senza la cancellazione dei dei debiti pubblici e questo porterá a una guerra e distruzione come non ci abbiamo mai sognato. Mi sembra che un ritorno a un ciclo di ricchezza e sistruzione come prevedeva ibn Khaun basandosi sulla sua esperienza nel Nordafrica dei suoi tempi.
Caro Porro quello che dice è vero. D’altronde il virus non ha fatto altro che consolidare anticipandolo un trend chiaramente presente nell’aria. Il punto è che il lavoro manuale dequalificato ha e avrà sempre minor valore. Le delocalizzazioni produttive di mano d’opera avranno sempre meno senso. La pervasività tecnologica è presente ed attiva. Occorre pensare ed imitare modelli produttivi nuovi. E’ già successo con la prima rivoluzione industriale. Senza farla lunga (e si potrebbe), mi chiedo: dov’è l’AMAZON made in Italy? dov’è la GOOGLE o APPLE italiana? la tecnologia è chiara e facile da replicare. Io non credo che in prospettiva l’Italia del made-in-Italy artigianale e fatto ad opera d’arte basti. L’agricoltura ed il turismo d’eccellenza aiutano certo. Ma ci vuole di più, un colpo d’ala tecnologico, creativo e veloce.
… i nuovi grattacieli, e gli uffici commerciali colpiti dallo smart working perdano di valore, è dietro l’angolo …
Va beh.
Li buttiamo giù, e ci costruiamo tante villette dove gli addetti allo smart working possano lavorare comodamente.
Ci perderanno banche, assicurazioni, uffici commerciali e anche le pubbliche amministrazioni che hanno costruito questi orrori.