1 “Chi ha confezionato il dossier Russiagate contro Trump”
Dalla California l’amico professor Codevilla mi ricorda che su questa vicenda c’è un solo punto fermo, quello iniziale, confermato persino dal Washington Post di Amazon (sic!).
La direzione della campagna elettorale di Hillary Clinton e il Comitato dem (Dnc) innescò il processo del Russiagate attraverso un dossier bufala (il supporto tecnico per le fake news), pagando all’uopo un’agenzia di Washington, la Fusion Gps. Questa a sua volta si avvalse dell’ex agente inglese Steele, esperto di Russia, con legami con Fbi. La storia, come tutte le spy story, è complicatissima, in Italia Formiche.net ne ha scritto molto e correttamente.
Codevilla mi ha tranquillizzato: il risultato politico-culturale del Russiagate andrà nella direzione di “spaccare il Paese”, come sostenevo nel libro “America, un romanzo gotico”. Ogni giorno che passa si fanno sempre più evidenti i danni perpetrati dal trio Clinton–Bush–Obama in quest’ultimo quarto di secolo.
2 “Berlusconi: Gli impresentabili non vi piacciono? Non votateli”
Fare il politico è un lavoro orrendo, farlo da vecchio è ancora più complicato.
3 “Regeni, una spy story”
Mi permetto di aggiungere: a sua insaputa. Un ottimo ragazzo pieno di entusiasmo, una famiglia perbene, finiti nelle spire culturali delle élite di Oxford e di Cambridge. Al di là dell’edera, luoghi orrendi, frequentati da personaggi arroganti.
Kim gioca a fare la guerra nucleare, Puigdemont e Rajoy a fare la guerra civile, loschi professori inglesi giocano a fare Bond, James Bond. Povero Regno Unito.
4 “Voleva la bandiera dell’Isis in ospedale”
Finalmente una buona notizia: De Blasio e Cuomo, pur non pronunciando mai la parola islamico, non hanno raccontato la solita balla, cioè che Saipov fosse un malato di mente, dalla difficile infanzia. Cuomo ha confessato che si è radicalizzato proprio negli Stati Uniti. Veloce Uber a prendere le distanze dal suo driver definito: “autista gentile e integrato, aveva anche la patente presa in Florida”.
Trump lo ha definito un animale e ha chiesto per lui la pena di morte. Metà America la penserà come Trump, metà che sia colpa del furgone. E poi ci sono le “analisi lineari” di Rula Jebreal, ma, per la loro complessità, ne parleremo domani. Povera America.
5 “Nei supermercati svizzeri i sacchetti di plastica sono calati dell’80%”
Anziché fornirli gratis è bastato farli pagare 5 centesimi perché 8 clienti su 10 li rifiutassero. Se li porti a 10 centesimi e sei svizzero: zeru plastica.
6 “Napoli 2 – Manchester City 4“
Il Napoli è un meccanismo perfetto, però basta un granellino di sabbia e salta. Gianni Brera avrebbe detto di Sarri: “Un apostolo soggiogato da visioni celesti”.
7 “Sabato, tutti a Oropa pregando per la pioggia”
Tranquilli, domenica pioverà.
8 “Ci rendiamo conto della bellezza della democrazia?”
Il titolo è mio, niente politica, è sgorgato dal cuore. Fra quattro mesi Grasso, Boldrini, Gentiloni, Renzi, Lotti, Boschi, Alfano, Verdini, Berlusconi e via via tutti gli altri saranno scomparsi, i loro nomi saranno simili a quelli che leggiamo nei loculi adiacenti a quella del nostro caro estinto, al quale ieri abbiamo portato i crisantemi.
Saremo sereni e la vita ripartirà.
Riccardo Ruggeri, 3 novembre 2017