C’è una foto che sta facendo discutere la politica. Legittima, sia chiaro. Ma ha sollevato comunque il dibattito in un Paese in cui ogni tre per due si parla di indipendenza dei giornali, di Telemelonismo e censure simili. A denunciarla è stata Giorgia Meloni dal palco del Festival dell’Economia di Trento e riguarda Sigfrido Ranucci, conduttore di Report.
“Venendo qui – ha detto il premier – ho visto un post di una candidata M5s alle Europee a cena con Sigfrido Ranucci e la scritta ‘votate M5s’. Per me non c’è niente di male, non ho nulla da dire su questa vicenda. Ma, visto che penso nessuno dirà niente a sinistra, chiudiamo gli occhi e proviamo a immaginare che cosa sarebbe accaduto se io avessi fatto una foto con il direttore del Tg1 Chiocci e avessi pubblicato le foto su Facebook con sotto scritto vota Fdi e scrivi Giorgia… Temo si sarebbero chieste le dimissioni di Chiocci”. Ovviamente Meloni non ha chiesto e non chiederà le dimissioni di Ranucci, perché “la stampa è libera anche di fare campagna elettorale”, ma quello che la presidente del Consiglio proprio non riesce a digerire è che si facciano “due pesi e due misure”.
A quale fotografia si riferiva, il premier? A quella di Matilde Montaudo, candidata nella circoscrizione Sud per Giuseppe Conte, che il 20 maggio scorso ha pubblicato una serie di fotografie insieme al noto giornalista Rai, in prima fila durante le agitazioni dell’Usigrai contro il governo culminate nel fallito sciopero di inizio maggio. “Durante il mio tour in Sicilia – si legge – ho avuto l’opportunità di trascorrere del tempo con Sigfrido Ranucci, giornalista di Report, e di cenare con lui. Abbiamo discusso dell’importanza della libertà di informazione in Italia. Sigfrido Ranucci e il team di Report svolgono un lavoro essenziale, mantenendo viva l’inchiesta giornalistica indipendente e dando voce a verità scomode che altrimenti resterebbero nell’ombra. È cruciale sostenere e difendere giornalisti come lui”. Per questo la candidata si impegna “a portare in Europa l’idea di combattere per un’Italia con un’informazione libera e indipendente. Solo con un’informazione trasparente possiamo costruire una società giusta e democratica”. Vota M5S. Foto con Ranucci, in strada, a cena, abbracciati.
Immediata è esplosa la polemica: “Ranucci appoggia partiti di sinistra in maniera palese e si vergogna di ammetterlo. Fa le cose e non ha il coraggio di dirlo – attacca Maurizio Gasparri, pubblicando un altro scatto del giornalista al fianco di uno stand M5S – Un personaggio ridicolo”. Il conduttore, appresa la notizia, risponde per le rime. Anche lui su Facebook. “Le affermazioni della premier Meloni rispetto a una mia presunta partecipazione a campagne elettorali di candidati di qualsiasi natura sono destituite di ogni fondamento – si legge nel post – L’incontro a cui si riferisce la Meloni è avvenuto in un locale ed è stato del tutto casuale. Sono passato anche vicino a uno stand di Fratelli d’Italia ma là nessuno ha chiesto di fotografarmi. Al ristorante erano presenti anche altri esponenti di altri partiti. Se qualcuno in maniera cortese mi chiede una fotografia io la faccio. E a differenza di altri giornalisti non ho mai partecipato a manifestazioni di partito. Né sono stato mai indicato nella mia lunga attività in Rai da partiti”. Ranucci conclude: “Mi spiace per la Meloni ma la mia indipendenza, e lo dimostra la mia storia professionale, è uno stato dell’anima. Non vorrei che le dichiarazioni della premier siano preventive e riguardino la prossima inchiesta sull’Albania e la gestione dei migranti”. Sui centri di accoglienza la pressione della stampa è alta. Proprio ieri il premier albanese, Edi Rama, è stato costretto a smentire la ricostruzione di Repubblica.
Franco Lodige, 25 maggio 2024
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