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“Xi mi disse: non avremo confini”. Berlusconi svela il piano espansionista cinese

Lunga intervista di Silvio Berlusconi a Quarta Repubblica. Il leader di Forza Italia ha presentato il programma elettorale a tutto campo e non ha mancato di occupare un po’ di tempo per analizzare la situazione internazionale. Scontati i richiami alle sue esperienze pregresse, come quando fece “abbracciare” Bush e Vladimir Putin a Pratica di Mare. Ma anche il racconto di un incontro con il leader cinese Xi Jinping.

“Noi pensavamo che la democrazia potesse diventare universale e invece è successo il contrario – dice il Cav – Sono solo 1,5 miliardi gli abitanti del mondo che vivono in Paesi democratici. Gli altri vivono in Paesi che sono dittature, autoritarismi e hanno tutti un leader indiscutibile che si chiama Repubblica Cinese. Un totalitarismo comunista assoluto che ha spostato l’antica vocazione espansionistica dell’impero cinese al globalismo comunista”. Poi il racconto personale: “Mi sono trovato una volta a pranzo con Xi Jinping… mi spiegava di tutte le alleanze che stavano facendo in casa e della colonizzazione effettuata in Africa, dove 48 Paesi su 53 ricevono dalla Cina soldi armi e prodotti. E io gli dissi: ‘Ma non pensate un giorno di trovare delle frontiere di fronte a cui arrestarvi? E lui: ‘No, non possiamo fermarci di fronte a nessuna frontiera perché la nostra dottrina, il comunismo, ce lo vieta”.

Insomma, per Berlusconi “nell’orizzonte della Cina c’è una conquista di tutto il mondo per assoggettarlo con una nuova politica economica comunista”. E questo preoccupa molto gli americani. Ma anche Berlusconi.

da Quarta Repubblica del 12 settembre 2022

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