Commenti all'articolo Yale cancella il Rinascimento: troppo bianco!

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anna
anna
2 Febbraio 2020, 19:39 19:39

è da quando ci hanno occupato e bombardato, che sono invidiosi dell’arte italiana ed europea, e siccome loro non ce l’hanno ci hanno bombardati, distruggendo città meravigliose della Germania, con la scusa di …liberarci…

lucia
lucia
2 Febbraio 2020, 17:20 17:20

e allora che usino la loro qualità per fare le serrature, se non le hanno mai fatte

Sal
Sal
2 Febbraio 2020, 10:44 10:44

Comunque YALE con le serrature non c’entra niente. Lo sanno anche asini e asine che è la quarta università al mondo per qualità.

IOR
IOR
2 Febbraio 2020, 8:37 8:37

“La storia della pittura europea non è rappresentativa della storia dell’arte del mondo intero”. Ottimo! Da oggi finalmente sappiamo che  la Storia della pittura EUROPEA rappresenta solo…la storia dell’arte EUROPEA.

Grazie Tim, grande Yale!

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
2 Febbraio 2020, 8:07 8:07

Elisabetta.Sono Raffaello. -e due- Senta, signora, lei puo’ anche chiamare rivoluzione la semplice razionalizzazione dei sistemi di produzione agricola, ma la sostanza non cambia: il mondo continuo’ a scorrere come prima. I rapporti fra le persone non cambiarono di una iota. I Lord affamarono i contadini: e’ una sciocchezza solenne. Ed e’ questo il punto che io le contestavo. Le campagne continuarono a spopolarsi perche’ l’ economia contadina continuava a non garantire altro che la mera sussistenza e la perpetuazione della specie. Il salto qualitativo della produzione agricola fu la sua meccanizzazione operata dalla rivoluzione industriale.La popolazione agricola passo’ dal 90% all’ odierno 3% Questi sono i fatti, le chiacchiere stanno a zero. Poi, lungi da me l’ idea di convincerla.Lei e’ persona tetragona. Sul mio nome,per es., l’ ho gia’ corretta tempo fa. La rivoluzione industriale cambio’, invece, il modo di produzione della ricchezza, non piu’ basato sulla produzione di cio; che e’ necessario al soddisfacimento dei meri bisogni alimentari, ma sulla produzione dei beni di consumo extra-alimentari e sulla locomozione.Questo si’ porto’ ad un esodo biblico dalla campagne e rese necessaria la meccanizzazione agricola ma non per la perfidia l’ ingordigia dei Lords, ma perche’ le nuove opportunita’ avevano spopolato le campagne e la crescita demografica richiedeva sempre piu’ alimenti che i sistemi non meccanizzati non permettevano. Lei… Leggi il resto »

Elisabetta
Elisabetta
1 Febbraio 2020, 23:08 23:08

@Raffaele Ferrentino… Le devo rispondere qui, poichè il sito non mi consente di postare sotto suo post. Sulla Cina e l’Africa mi pare che qualcuno le abbia risposto al posto mio. Ci sarebbero anche altre considerazioni ma dubito che le possano interessare. La RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E’ STATA PRECEDUTA DA QUELLA AGRICOLA. QUINDI LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E’ CONSEGUENZA DI QUELLA AGRICOLA. Consistente in tecniche agronome di applicazione nell’ambito dell’agricoltura che hanno si migliorato e favorito un quantitativo maggiore di prodotti agricoli, peccato che crearano alcuni gravi problemi ai piccoli contadini,portandoli alla fame. Sigr Ferrentino, non serve che contesti me, basta che lei si agginga a fare una sciocca ricerca anche on line in merito a:” Rivoluzione agricola in inghilterra” La rivoluzione agricola portò ad una meccanicità della produzone, tipi di prodotti da seminare in cicli prestabiliti ( intensiva non più estensiva), in assenza ancora delle macchine per definirla meccanizzazione.ma con il solo ausilio di atrezzi più spesso sostituiti da quelli in ferro e da aratri ( in legno) condotti da animali, in Ighilterra prevalentemente cavalli. Questa brillante idea, ossia la rivoluzione agricola dipese da un aristocratico, come daltronte la maggior parte di ciò che lei ha studiato almeno sino all’inizio del 900 è farina dell’aristocrazia con qualche eccezione di altoborghesi. Non conosco il filosofo di riferimento che lei cita in… Leggi il resto »