Zanzara tigre

Youtuber patteggia e non va in carcere: una vergogna assoluta

L’editoriale del conduttore della Zanzara su Matteo Di Pietro, il caso Salis e Sinner a Sanremo

La Zanzara 2 febbraio 2024 porro

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così il caso di Ilaria Salis, la condanna di Matteo Di Pietro del gruppo The Borderline e la polemica sulla mancata partecipazione di Jannik Sinner a Sanremo.

“Allora ragazzi – ha esordito Cruciani – sono giorni che si discute delle immagini che abbiamo visto di una ragazza con le manette, con una specie di catena e con dei ceppi alle caviglie. Noi rimproveriamo l’Ungheria di essere un paese che viola i diritti umani, che ci mostra delle immagini terribili ed agghiaccianti, ma sono immagini che ricordo si vedevano anche in Italia ai tempi di Mani pulite. Ripeto, sono giorni che vediamo queste immagini e poi lo stato della giustizia italiana è fotografato da una notizia che è arrivata oggi: ‘Uccise un bambino con il suv, lo youtuber Matteo Di Pietro patteggia a 4 anni e 4 mesi.’ Non andrà in carcere. Ora, è inutile che vi dica cosa penso io di questa cosa, una vergogna assoluta. La famiglia dice che non può più ovviamente riavere il bambino indietro. Qualcuno dice giustizia è fatta. Qualcuno dice l’ordinamento italiano punta al recupero e ha un ruolo rieducativo di recupero di chi è colpevole. Ma questa è la giustizia italiana e poi ci lamentiamo di quello che accade in Ungheria. Fra un po’ condannavano magari anche la famiglia di quel povero bambino per avere danneggiato la macchina dello youtuber. Siamo arrivati quasi a questo. Incredibile.”

Cruciani ha poi affrontato la vicenda di Ilaria Salis: “Di nuovo la vicenda Salis, che è la ragazza accusata di essere una cacciatrice di nazisti e di appartenere a un gruppo estremista, estremista che era là per picchiare le persone. Invertite i ruoli: invece di Ilaria Salis c’è un militante di estrema destra che fa parte di un gruppo di skinhead che magari va in trasferta a Madrid o a Parigi per una spedizione punitiva – per picchiare un gruppo di estremisti di sinistra. Cosa sarebbe accaduto secondo voi? Avrebbe avuto da parte della sinistra, del Partito democratico e di altri tutto questo consenso? No, non lo avrebbe avuto questo consenso perché ovviamente ognuno è garantista con i propri amici.”

Infine, il conduttore ha commentato la polemica su Sinner a Sanremo: “E poi lasciatevi dire una cosa. L’incredibile polemica su Sinner a Sanremo. Lo hanno pregato, l’hanno tirato per la racchetta, per la giacchetta. L’hanno implorato di andare, ma se ne fotte e non ci va. Secondo voi interessa a qualcuno se Sinner si presenta a Sanremo per essere intervistato? Non interessa a nessuno, non frega una mazza a nessuno. Serve solo a fare ascolti alla Rai e ad Amadeus. Questo è.”