Non si parlerà di altro, visto che in fondo ha monopolizzato il dibattito durante tutto l’ultima settimana insieme al caso Egonu e a quello Cospito. La notizia la sapete: il presidente Volodymyr Zelensky non sarà a Sanremo, né fisicamente né tramite un video. Oggi la Rai ha annunciato che il presidente ucraino invierà un messaggio scritto a Amadeus e il conduttore, dopo il controllo preventivo di viale Mazzini, lo leggerà sul palco.
Resta ovviamente l’effetto sorpresa: cosa dirà Zelensky per tramite di Amadeus? Ma certo dal punto di vista mediatico, e anche di “colpo giornalistico”, l’apparizione perde un po’ della sua forza per quanto Amadeus assicuri di considerarla una modalità addirittura “più romatica”. Sarà. “Dal momento in cui nell’intervista tra Vespa e Zelensky è emerso l’interesse del presidente ucraino a parlare agli italiani e quindi siamo stati informati io e il direttore artistico Amadeus, è iniziato un colloquio quotidiano con l’ambasciatore Melnyk – ha spiegato Stefano Coletta, direttore dell’Intrattenimento Rai – Nel pomeriggio del 2 febbraio l’ambasciatore ha risposto che il presidente avrebbe preferito inviare un testo, che sarebbe stato letto da Amadeus”.
Per approfondire
- Sanremo, niente video: l’ultima mossa della Rai su Zelensky
- Da Albano a Zelensky: la sinistra ha rovinato pure Sanremo
- Zelensky a Sanremo? Meglio chiamare Casini
Certo: non era stata definita alcuna “forma” ufficialmente, ma tutti parlavano del famoso “video” di Zelensky. Che non ci sarà. Non mancavano settimane fa le polemiche, non mancano oggi e non mancheranno domani. Per Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, la “rinuncia a trasmettere il video di Zelensky e sostituirlo con un testo del presidente ucraino letto da Amadeus è una soluzione pilatesca che rivela debolezza e incapacità di decidere e, di fatto, scontenta tutti”. Anche il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, si mostra irritato e spera solo “che non sia stata la Rai a chiedere un messaggio scritto di Zelensky anziché un video”. Un cambio di rotta che, se anche non nascondesse retroscena particolari, ha già fatto esultare Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha colto la palla al balzo e ironizzato sulla mancata partecipazione al Festival di Sanremo: peccato, dice,”avrebbe anche potuto vincere questo concorso con un rap”.