La controffensiva fallita, le risorse della Russia e uno stallo che rischia di costare caro, anzi carissimo. Settimane particolarmente complicate per Volodymyr Zelensky ad un passo dal traguardo dei due anni di guerra contro Mosca. Salutato come un eroe subito dopo l’invasione ordinata da Vladimir Putin, il numero uno di Kiev ha incontrato parecchie difficoltà e nelle ultime settimane non ha nascosto il suo sconforto per l’atteggiamento dei partner internazionali. Deluso e persino amareggiato, l’ex comico ora deve fare i conti con una crisi di popolarità che potrebbe tracciare un solco.
A confermare il crollo di consensi di Zelensky ci ha pensato Vitaly Klitschko. Il sindaco di Kiev, noto ex pugile, non ha utilizzato troppi giri di parole in un’intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano svizzero 20 Minuten: “La popolarità di Zelensky è in calo perché le persone vedono chi è efficace e chi no. E le aspettative erano e sono tante e Zelensky sta pagando per gli errori commessi”. La gente si chiede come mai non eravamo meglio preparati per questa guerra, come mai Zelensky abbia negato fino alla fine che ciò sarebbe accaduto, o perché i russi siano riusciti a raggiungere Kiev così rapidamente, ha aggiunto Klitschko: “Il presidente oggi ha una funzione importante e dobbiamo sostenerlo fino alla fine della guerra. Ma alla fine di questa guerra ogni politico pagherà per i suoi successi o i suoi fallimenti”.
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Ma il calo di popolarità non è l’unica criticità da affrontare. Zelensky infatti non può fare a meno di notare la fiducia del suo popolo nei confronti del comandante in capo Valerii Zaluzhny. Un segnale che avrebbe spinto il presidente ucraino, secondo Ukrainska Pravda, ad aggirarlo nella comunicazione con alcuni comandanti militari. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le voci su presunti disaccordi tra i due, tanto da spingere il quarantacinquenne a mantenere linee di comunicazione parallele con i capi di alcuni rami militari, come il comandante delle forze di terra Oleksandr Syrsky o il comandante dell’aeronautica Mykola Oleschuk.
Infine, la grana finanziamenti. La Casa Bianca ha reso noto che i fondi per supportare Kiev saranno esauriti entro la fine dell’anno, segnalando che senza un nuovo provvedimento di sostegni potrebbe mettersi male per l’Ucraina. Shalanda Young, direttrice del bilancio della Casa Bianca, ha inviato una lettera ai leader del Congresso molto chiara: “Senza l’azione del Congresso, entro la fine dell’anno esauriremo le risorse per procurare più armi ed equipaggiamenti per l’Ucraina e per fornire attrezzature dalle scorte militari statunitensi. Non esiste una riserva magica di fondi disponibile per affrontare questo momento. Siamo senza soldi e quasi senza tempo”, riporta il Financial Times. La richiesta di Biden di 106 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per le maggiori priorità di politica estera, tra cui Ucraina, Israele e l’Indo-Pacifico, rimane impantanata in una situazione di stallo a Capitol Hill, spinta dalla crescente opposizione repubblicana ad aiutare Kiev. Emergenza totale.
Massimo Balsamo, 4 dicembre 2023
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