Saremmo lontani da una soluzione diplomatica – nonostante il Presidente sottolinei che “ogni guerra finisce con la diplomazia” e si ritenga disponibile a trattare in questo senso in futuro – ma l’obiettivo degli ucraini sarebbe ora quello di una completa e totale rivendicazione dei territori geograficamente appartenenti allo stato.
La buona notizia è che finalmente Zelensky ha chiarito cosa ha fatto e intenda fare con le armi – anche italiane – che ha ricevuto e sta continuano a ricevere giornalmente da un’Europa generosa; la “cattiva” – se così possiamo dire – è che sembrerebbe voler utilizzare il materiale, non solo per fermare l’avanzata di Putin, già conclusa secondo lui, ma per ottenere una volta per tutti sotto il controllo quelle aree filorusse che combattono da 8 anni per l’indipendenza dall’Ucraina.
Non solo, quindi, non sarebbe disposto a trattare la cessione del Donbass – richiesta della Russia per avvicinarsi alla pace – ma l’obiettivo sarebbe quello di riannettere la Crimea sorpassando di fatto la volontà dei cittadini e lo strumento democratico del referendum di autodeterminazione della Crimea, avvenuto nel 2014 , ma considerato dalle autorità di Kiev illegittimo.
Bianca Leonardi, 5 maggio 2022